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Bancomat Next Gen: Juve, nessuno scandalo. Anche se quella foto…

Bancomat Next Gen: Juve, nessuno scandalo. Anche se quella foto… Juventus FC via Getty Images

Le seconde squadre sono cantieri di talenti: pochi salgono in prima squadra, il resto finanzia il mercato

Una delle metafore più fulminanti uscì all’Avvocato Agnelli all’ennesima domanda su Platini: «Averlo in squadra è come avere una carta di credito illimitata sempre a portata di mano». Oggi di Platini non ce n’è in giro e, se ce ne fossero, se li potrebbero permettere i club inglesi o, al massimo, il Real che, loro sì, hanno la famosa carta di credito illimitata per fare il mercato. Cristiano Giuntoli, che ai tempo di Platini era un tifoso della Juventus, ha però un più umile bancomat con su scritto Next Gen. Dall’estate a oggi, i frutti del progetto seconda squadra hanno generato poco più di 90 milioni di euro. Soldi che hanno parzialmente bilanciato le uscite, rendendo il disavanzo di mercato plausibile per l’austerity ordinata dall’alto. E - attenzione! - non è affatto uno scandalo, come sostiene chi parla di “smantellamento”.

Seconde squadre cantieri di talenti

Le seconde squadre, infatti, nascono proprio per essere smantellate più o meno ogni anno: sono cantieri di talenti, pochi dei quali riescono a salire in prima squadra, il resto è destinato a finanziare il mercato. Tutto regolare, insomma, a meno che uno dei giocatori ceduti non diventi così forte da essere rimpianto (il Real Madrid, per esempio, si ricomprò Morata dopo che il bomber cresciuto nel Castiglia purgò i Blancos nella semifinale di Champions del 2015). Ma al momento non sembrano esserci rimpianti nelle cessioni bianconeri (a parte, forse. Huijsen).

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