Anche a Marrakech
All’età di 7 anni Renato è tornato nella natia Lisbona («Il posto migliore del mondo», precisa) entrando nell’Accademia dello Sporting. Ma è rimasto solo una dozzina di mesi perché poi s’è subito rimesso in viaggio, questa volta verso il Marocco, destinazione Marrakech. Mentre Nélson giocava nel Kawkab, il figlio si faceva le ossa nell’Accademia di Tahar El Khalej, idolo locale, ex difensore marocchino di Benfica e União Leiria oltre che di Southampton e Charlton. Cinque anni a Marrakech possono bastare per imparare bene l’arabo. Nel 2016 rieccolo allo Sporting Lisbona che lo spedisce al Real Sport Clube di Queluz, sobborgo di Sintra. Rientra alla base nel 2019, gioca nell’Under 17, nell’Under 19 e nella squadra B dei biancoverdi. Ma non riesce mai a debuttare in prima squadra perché il tecnico Amorim (ora al Manchester United) non lo ritiene ancora pronto pur avendolo convocato nel marzo 2022 per la trasferta di Champions contro il Manchester City dove resta in panchina.
Augusta e Basilea
Finché nel gennaio 2023 viene ceduto in prestito ai tedeschi dell’Augusta. E finalmente esordisce nel massimo campionato l’11 febbraio nel match di Bundesliga contro il Magonza. A fine agosto lo Sporting lo cede a titolo definitivo al Basilea per la somma di 4,6 milioni di euro. Undici mesi dopo, luglio dell’anno scorso, lascia la Svizzera e si trasferisce al Chelsea: i “Blues” lo pagano 14 milioni. Renato firma un contratto “extra-large” di 7 anni valido fino al 30 giugno 2031. L’allenatore campano Maresca lo impiega poco in Premier League (una sola volta dall’inizio poi piccoli spezzoni per un totale di soli 176’) per sfruttarlo invece in Conference League (6 partite da titolare “condite” da due gol e un assist).