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Mbangula, l'apice Juve: ora il gradino Champions dove tutto ebbe inizio

Mbangula, l'apice Juve: ora il gradino Champions dove tutto ebbe inizio Instagram @samuel.mbangula11
Il talento belga, dopo il gol che ha aperto le marcature nella cruciale sfida contro il Milan, vuole lasciare il segno anche in Europa

Vissuto il momento finora più alto della propria carriera calcistica, Samuel Mbangula torna dove tutto è cominciato e si prepara a tagliare un nuovo traguardo. A Bruges, dove la Juventus giocherà domani la penultima giornata del girone di Champions League, l’attaccante belga di origini congolesi era arrivato a 10 anni: aveva lasciato Bruxelles, dove era nato il 16 gennaio 2004, e il piccolo club dove aveva mosso i primi passi, proprio perché era stato scelto dalla società neroblu, assieme all’Anderlecht la più importante del Belgio. Era l’inizio del sogno, proseguito per cinque stagioni nel Bruges, prima di passare per un anno proprio all’Anderlecht e, nel 2020, alla Juve: dove ha cominciato la corsa che lo ha portato dalla Under 17 alle 20 presenze in prima squadra di questa stagione, condite da quattro assist e tre gol. L’ultimo, per quanto favorito dalla deviazione di Emerson Royal, ha rappresentato l’apice del percorso del ventunenne belga.

Mbangula, gradino Champions

L’apice, sì, perché l’esordio con gol in Serie A, alla prima giornata contro il Como, è stato probabilmente per lui il momento più emozionante, ma avrebbe potuto essere un exploit estemporaneo. La prova e la rete contro il Milan sono il sigillo su un percorso che lo ha visto crescere con continuità fino a essere, oggi, se non un intoccabile sicuramente un elemento pesante della rosa. Un percorso che domani potrebbe vedere Mbangula salire un altro gradino: tre presenze in Champions, il belga in Europa non ha ancora giocato titolare. Farlo nella città e contro la squadra in cui il suo cammino di aspirante calciatore ha compiuto la prima vera svolta rappresenterebbe forse il picco emozionale di una stagione magica. E rappresenta guna possibilità tuttaltro che remota: Conceiçao, a parte ancora ieri, non recupera; Yildiz contro il Milan ha accusato un fastidio all’adduttore destro che non preoccupa, ma suggerisce prudenza. Così quasi certamente saranno proprio Mbangula, Weah, Nico Gonzalez e Vlahovic a giocarsi i posti da esterni offensivi (il belga, lo statunitense e l’argentino) e di centravanti (l’argentino e il serbo).

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