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Araujo alla Juve, pro e contro. Quella dote che manca alla squadra di Motta…

Araujo alla Juve, pro e contro. Quella dote che manca alla squadra di Motta… Getty Images
L'esordio in Uruguay, il Barcellona e l'infortunio: la scheda del centrale che potrebbe vestire ben presto il bianconero

Ronald Araujo è il nome in cima alla lista dei desideri della Juventus. Giuntoli è al lavoro con il Barcellona per trovare la quadratura finale e portare così un nuovo rinforzo a Thiago Motta, dopo i ko di Bremer-Cabal e la situazione di Danilo sempre più fuori dal progetto. Un innesto in difesa è necessario e l'uruguaiano non è l'unico ad aver acceso l'interesse dei bianconeri, ma la volontà è quella di provare a chiudere velocemente per permettergli di entrare nei meccanisimi del tecnico italo-brasiliano. Dalla sua parte in carriera ha sempre avuto una crescita costante, ma negli ultimi mesi ha vissuto un momento di calo dovuto a un bruttissimo infortunio in Copa America. 

Araujo, la carriera e le radici in patria

Nato e cresciuto in Uruguay, il giocatore ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del Rentistas, una realtà calcistica uruguaiana che, sebbene non sia tra le più blasonate, ha sempre fornito una solida formazione ai giovani talenti locali. È proprio lì che il centrale ha messo in mostra per la prima volta le sue qualità, attirando l'attenzione degli scout. Nel 2016, il giovane ha esordito tra i professionisti con la maglia della squadra di Montevideo, dando subito un'impressione positiva e dimostrando di possedere il talento necessario per affrontare palcoscenici più grandi. Nel 2017 è passato al Boston River dove ha giocato una sola stagione perché poi è arrivato il Barcellona.

Il trasferimento al Barcellona

Il punto di svolta nella sua carriera è arrivato nel 2018, quando gli scout del Barcellona lo hanno notato durante una delle sue prestazioni. Il club blaugrana, sempre attento alla crescita di giovani promesse, ha deciso di portarlo in Catalogna, investendo su di lui. Inizialmente è stato aggregato alla seconda squadra per dargli la possibilità di ambientarsi e conoscere meglio la struttura e il modo di giocare del club.  44 presenze e 6 gol in due stagioni con la squadra B per convincere i piani alti a dargli un'occasione con i grandi. Così, dalla stagione 2020, è entrato in pianta stabile nella prima squadra e si è guadagnato partita dopo partita lo status di titolare. Il suo impatto sulla squadra è stato immediato e positivo: oltre alle prestazioni in campionato, ha dimostrato grande affidabilità anche nelle competizioni europee, affermandosi come un punto di riferimento per i compagni.

Con i blaugrana sin qui ha totalizzato 151 presenze ufficiali, segnando 8 gol e fornendo 6 assist. Nel mezzo del percorso è arrivato anche qualche stop per qualche problema muscolare, unico neo per un giocatore di assoluto livello e che ha dimostrato una crescita importante in questi anni. La sua abilità nel difendere, la capacità di lettura del gioco e la solidità nei momenti decisivi sono stati fattori determinanti nel suo consolidarsi come uno dei giovani più interessanti del panorama europeo, diventando anche uno dei punti di riferimento dell'Uruguay. Ha grandi doti di leadership, un aspetto importante per la Juve soprattutto ora con l'assenza di Bremer. L'unica incognita è rappresentata dal recente infortunio.

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