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"Allegri voleva farmi fuori. Ci sono i video degli insulti": Bonucci shock

L'ex difensore della Juve tra racconti e retroscena della sua carriera: i dettagli del litigio con l'allora tecnico bianconero

L'esultanza iconica

La terza foto raffigura Bonucci con la sua canonica esultanza ‘Sciacquatevi la bocca’, che l’ex Juve abbina alla frase ‘Standing ovation’: “Nasce a casa, in una cena a Viterbo coi miei amici. Giocavo a Bari, era ancora sottotraccia il mio passaggio alla Juve. In quel momento gli rivelo che sarei andato con tutta probabilità a Torino. Ovviamente nel gruppo c’erano amici che tifavano un po’ tutte le squadre: Roma, Lazio, Juve, Milan, Inter. C’è chi inizia a dire ‘Ma cosa vai a fare alla Juve’, le solite chiacchiere da bar. Io sono sempre stato juventino, quindi arrivare lì per me era il massimo. A quel punto gli dico ‘Ok, visto che parlate tanto, dite che la Juve non vince e così via. Se io quest’anno faccio 5 gol, vi fate tutti i capelli rasati a 0 come i miei’. Un mio amico a quel punto mi dice ‘Ogni volta che segni, fai il gesto di sciacquarsi la bocca, sappiamo che è per noi e se ne fai 5 ci rasiamo’. Non è nata come un’esultanza polemica, poi col tempo ci è stato costruito sopra. Per il calciatore che sono stato io, per il modo con cui ho approcciato la Juve e difeso la Juve, è stato visto come un gesto polemico o offensivo”.

Ma qual è il gol che lo ha fatto più godere? “Tolto quello della finale Europeo, il 3-2 contro la Roma nel 2014: tiro al volo che si è infilato nell’angolino a fine partite, eravamo testa a testa con loro, e quel gol…. In quell’esultanza non ho sentito niente, sono andato sotto la Tribuna ad esultare, avevo tutta la squadra sopra e pensavo di essere da solo. Pentito dell’esultanza dopo un gol? No, mai. Era la mia esultanza, quando ho cominciato a farla incontravo i bambini che mi salutavano con la mia esultanza, questo per dire… Io l’ho sempre portata avanti perché sapevo che non era polemica. Se rifarei l’esultanza anche allo Stadium contro la Juve? Si, la rifarei perché in quel momento giocavo col Milan e una figura all’interno della Juve mi aveva trattato come non doveva. E quindi lì il riferimento era a quello. Io rispetto tutti quelli che non esultano, ognuno fa ciò che vuole, ma per me non esultare è una mancanza di rispetto nei confronti dei nuovi tifosi. Quando sono andato via ho ringraziato tutti alla Juve: tifosi, presidente, direttore ed ex compagni. Manca una persona (Allegri, il tecnico di quel momento, ndr)? Si, casualmente (ride, ndr). Quindi ho esultato perché vestivo la maglia del Milan ed era giusto per i tifosi”.

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