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Conceicao, il riposo aiuta... il Milan: Juve beffata così dal Portogallo

Chico non è entrato in campo nella manita dei suoi alla Polonia. Leao, il messaggio ai bianconeri è chiaro

Un Leao preoccupante (ma non c’era bisogno di scoprirlo) e una moderata soddisfazione per le energie risparmiate da Francisco Conceiçao, rimasto in panchina nella vittoria per 5-1 del Portogallo sulla Polonia. Sono le sensazioni più vivide lasciate in ottica juventina dal successo con cui la Nazionale di Martinez, complice la sconfitta della Croazia in Scozia, ha blindato con una giornata d’anticipo il primo posto nel Gruppo 1 della Lega A di Nations League. Per quanto riguadra Leao, come detto, non c’era bisogno della splendida azione dell’1-0 - palla condotta in contropiede, apertura su Mendes e, sul cross di questi, gran gol di testa in tuffo - per sapere quanto temibile sia l’attaccante che la Juve si troverà davanti sabato a San Siro contro il Milan.

Una rete che, al 14’ della ripresa, ha spianato la strada a un Portogallo in difficoltà nel primo tempo e che poi ha dilagato con un rigore di Cristiano Ronaldo, due grandi gol di Bruno Fernandes e Pedro Neto (assist di CR7) e infine con un’iconica rovesciata dell’eterno fuoriclasse col numero 7 sulla schiena, prima della rete della bandiera di Marczuk.

Conceicao, riposo importante

La soddisfazione per il mancato ingresso in campo di Conceiçao è, un po’ cinicamente ma molto comprensibilmente, legata al fatto che con l’infermeria già piena un turno di riposo per la ventunenne ala bianconera sia stato tutt’altro che dannoso, viste le energie già spese e quelle da spendere alla ripresa di campionato e Champions, a cui si aggiungerà l’inizio della Coppa Italia. Soddisfazione moderata, si è detto, per due motivi: il primo è che giocare in Nazionale, anche solo per uno spezzone, per un giocatore rappresenta sempre una spinta al morale e all’autostima, specialmente per un giovane come il figlio d’arte bianconero. Spinta al morale e all’autostima di cui Conceiçao ieri sera non ha potuto beneficiare. Poco male, però: viene da un periodo talmente positivo che un’iniezione d’entusiasmo male non gli avrebbe fatto, ma bisogno non ne aveva di certo.

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