I capelli alla Rabiot. La precocità di un talento raro. E poi la tecnica, la personalità, il carisma con cui si è imposto subito nel calcio e nel mondo dei grandi. A rivedere Ayyoub Bouaddi, centrocampista titolare del Lilla che ha affrontato la Juventus martedì, lo si realizza all’istante: è destinato a grandi cose. E il fatto che abbia 17 anni e qualche giorno, ecco, fa parte del contorno e non diventa mai centrale nella storia. Per l’Uefa è stato il migliore in campo della sfida del Pierre Mauroy, e quei pochi dubbi sono stati subito spazzati dai numeri della sua partita: 87% di passaggi riusciti, 100% di lanci e di dribbling portati a casa. Soprattutto: chilometri e chilometri. Una corsa ordinata e coordinata dalle richieste di Genesio. Che dopo averlo trovato a fare spola tra giovanili e prima squadra, adesso proprio non vuole farne a meno. Come si potrebbe, del resto?
Lanciato da Fonseca
Bouaddi, classe 2007 e francese di origini marocchine, sta crescendo a ritmo impressionante, e la Juve non ha fatto altro che prenderne nota. Anzi: a dirla tutta, l’aveva già segnato più di qualche settimana fa, quando Ayyoub aveva iniziato a rispondere con continuità alle occasioni concesse dal suo allenatore. Dopo aver debuttato con Fonseca a soli 16 anni e 3 giorni, il centrocampista si è prepotentemente iscritto sui taccuini delle big d’Europa, raccogliendo 18 presenze nella passata annata e già 11 dall’inizio di questa.