Per 14 anni ha rappresentato la macchina del tempo della Juventus. Claudio Filippi - che dal 1° luglio lascerà la prima squadra bianconera per diventare il responsabile dell'area portieri delle categorie giovanili - è arrivato a Torino con Gigi Delneri nel 2010. E da allora è sempre rimasto: accanto a Conte, Allegri, Sarri, Pirlo e di nuovo nel triennio di Allegri. Con Thiago Motta fa un passo indietro, ma il suo pensiero rispetto al passato lo ha già espresso nei giorni scorsi sui social: «Finisce qui il mio percorso in prima squadra nella Juventus, durato ben 14 anni. Sono arrivato nel 2010 grazie a Delneri, a cui sarò eternamente grato». Dopodiché ringrazia tutti: la proprietà, gli allenatori, i grandi portieri allenati e i collaboratori che lo hanno affiancato. Filippi è stato un punto di riferimento alla Juventus e Delneri, l'allenatore che gli ha permesso di iniziare una nuova vita professionale a Torino, descrive tutta la sua grandezza.
Delneri, ricorda il momento in cui avete iniziato il vostro percorso alla Juventus?
«Sì, non lo dimenticherò mai: è andata com'è andata, ma per noi era un grandissimo traguardo. All'inizio Filippi era visto con naturale scetticismo anche da Buffon, che era molto legato ad Alessandro Nista, suo storico preparatore. Poi da subito ha capito che gli avrebbe potuto allungare la carriera: quando Gigi tornò dall'infortunio diventò ancora più forte».
Si sarebbe aspettato un percorso simile?
«Claudio ha capacità umane incredibili, il fatto che mi abbia citato a distanza di 14 anni racconta molto del suo spessore».