Tuttosport

LIVE

"Sognavo Baggio e Del Piero, poi la mia prima con Vanigli": Chiellini inedito

L'ex difensore e leggenda juventina e i suoi ricordi, da bambino e agli inizi della sua incredibile carriera: "E quella card con il mio gol per Astori"

Il mercato delle carte collezionabili sportive negli ultimi anni sta conoscendo una crescita esponenziale, arrivando a toccare numeri da capogiro: solo nel 2022 era stato valutato ben 9,69 miliardi di dollari, ma entro il 2030 raggiungerà la cifra record di almeno 20,48 miliardi. Un giro d'affari considerevole che coinvolge sempre più appassionati disposti a spendere cifre esorbitanti pur di aggiungere alla loro collezione la carta tanto rara, quanto desiderata. La più costosa di sempre, un Mickey Mantle del 1953 prodotto da Topps e gradato SGC 9, è stata venduta qualche anno fa all’incredibile somma di 12,5 milioni di dollari.

Un settore vivace e florido, che per la prima volta si mette in mostra in Italia grazie all’imperdibile Collect IT, l’unico card show tricolore interamente dedicato ai collezionisti e agli amanti di carte da gioco. In occasione dell’evento, che si è tenuto il 1 giugno a Milano, l’ospite d'onore di Topps è stato Giorgio Chiellini. Per l’occasione, infatti, Pedro Demetriou - Senior Designer Topps - ha realizzato una carta esclusiva ispirata all'uomo vitruviano: disponibile in due versioni numerate e limitate, sono destinate a diventare dei veri pezzi da collezione con un valore notevole.

L’ex difensore e bandiera della Juve ha partecipato al meet & greet e ha risposto ad alcune domande.

Quali sono le figurine a cui eri più legato da bambino? Nello specifico delle figurine della Juve di chi ti ricordi?

Mi ricordo i momenti in cui per Natale chiedevo a Babbo Natale solo l’album con le figurine, e passavo tutto il pomeriggio a scartarle e poi scambiare i doppioni con mio fratello prima e con gli amici poi. La figurina più richiesta della Juventus erano sempre quelle di Baggio prima e Del Piero poi.

C’è un aneddoto che ci puoi raccontare che ricordi con affetto o che ti fa ancora sorridere?

La mia prima figurina risale a quando giocavo nel Livorno, è uscita insieme al capitano Richard Vanigli ed è stata la prima che non si può dimenticare. Mentre in epoca recente mi sono emozionato nel vedere la card Topps Now del primo gol con il LAFC, quando ho dedicato il gol alla memoria di Astori.

Come vedi lo sport popolare tra i ragazzini statunitensi e quelli europei, vista la sua anche la tua recente esperienza negli Stati Uniti?

Negli Stati Uniti c’è una grandissima cultura sportiva, sin dalle scuole elementari che fuori c’è grande accessibilità a tutti gli sport. Ci sono molti sport e il calcio non è il più popolare, ma sempre più bambini stanno cominciando a giocarci rispetto al passato. La più grande differenza del calcio rispetto all’Italia credo siano la mancanza di campi ed il costo, quello a cui siamo abituati essere lo sport di tutti e in cui si trovano campi e campetti ovunque per la città. Purtroppo negli Stati Uniti questa trasformazione culturale non è ancora avvenuta del tutto, è in essere ma necessita ancora di tempo: per far giocare i bambini le famiglie sono costrette a fare sacrifici importanti.

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi