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Chiellini torna a casa, la Juve lo aspetta: nuovo ruolo in un possibile futuro

 

Terminata l'avventura statunitense, la leggenda bianconera è pronta a rinascere ma stavolta dietro una scrivania: da conquistare con il lavoro, passo dopo passo...

Giorgio Chiellini torna a casa nel giro di un mese, quando sarà di nuovo a Torino. È finita l’intensa e interessante avventura californiana, dalla quale porta indietro un titolo di campione Mls e un’esperienza immersa nel mondo dello sport americano, che gli servirà molto per il suo futuro. Futuro che è probabile possa essere proprio alla Juventus, segnando un secondo ritorno a casa. Se ne parla da tempo, con discrezione e senza troppa pubblicità, perché in linea con lo stile sabaudo del club non sarà un rientro spettacolarizzato. Anche perché non sembra essere un fatto imminente (ma se ne parlerà dopo l’estate) e il ruolo che potrebbe coprire Chiellini non sarebbe direttamente legato alla prima squadra. Insomma, chi lo immagina come braccio destro di Cristiano Giuntoli o con un ruolo di ponte fra la squadra e la società potrebbe rimanere deluso.

Chiellini, come tornerebbe alla Juventus

Se Chiellini tornasse alla Juventus, lo farebbe partendo dal basso e seguendo un percorso interno teso all’acquisire l’indispensabile formazione per diventare nel corso di qualche anno un dirigente preparato. Insomma, Chiellini non ricoprirebbe un ruolo particolarmente esposto, almeno in una prima fase, ma sfrutterebbe la situazione per imparare quello che la sua laurea magistrale in Economia e Commercio non gli ha dato. Ma questo non significa che resterebbe in quella posizione a vita, ma risalirebbe l’organigramma della società, approfittando anche della grande amicizia e stima che lo stesso John Elkann ha in lui. Attualmente alla Juventus c’è il suo fratello gemello Claudio che si occupa della Next Gen, con la quale sta cogliendo grandi successi e gratificazioni. Al punto che ci sono club di Serie A e B che lo stanno cercando, visto il talento mostrato nel gestire uno dei progetti nodali del club bianconero. Curiosità: da bambini erano entrambi maniaci di figurine e almanacchi e si sfidavano nella conoscenza di tutti i giocatori, statistiche comprese. E proprio quella passione sfrenata per il pallone e i numeri era, forse, un indizio per il futuro.

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