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Juve, spauracchio Luvumbo per Allegri. Ma il Cagliari soffre i piazzati...

Bianconeri trasferta contro una squadra che può farsi pericolosa in verticale ma che subisce più di tutte l'arma più pericolosa a disposizione di Max

Trasferta non semplice per una Juventus che cerca di chiudere al meglio la stagione. Di fronte infatti i bianconeri troveranno un Cagliari alla ricerca dei punti necessari per blindare la salvezza. I sardi sono reduci da una positiva striscia di tre partite, durante la quale hanno registrato due pareggi (contro Verona e Inter) e una vittoria (sull’Atalanta). Dal punto di vista tattico Claudio Ranieri si conferma allenatore pragmatico. Il tecnico romano infatti in questa stagione ha spesso cambiato il vestito dei rossoblù, utilizzando indifferentemente la difesa a quattro e quella a cinque. Contro la Juventus quindi Ranieri potrebbe ricorrere ad una linea con tre difensori centrali, senza escludere però l’ipotesi di un allineamento con Dossena accanto a Mina, accompagnati da due terzini.

Spauracchio Luvumbo

In generale il Cagliari rimane un undici che predilige il controllo degli spazi a quello della palla (col 42.2% di media il possesso rossoblù è più alto soltanto di quello dell’Udinese) per poi ripartire in campo aperto sfruttando la velocità dei suoi riferimenti più avanzati, a partire da Zito Luvumbo. L’indice PPDA (un misuratore del pressing) è uno dei più alti della Serie A (16.4), a conferma della volontà di Ranieri di lasciar fare agli altri la partita per agire poi di rimessa. Tornando a Luvumbo, l’angolano finora ha messo a segno 4 reti nei venticinque match giocati ma ha registrato ben 5 assist, testimonianza della sua capacità di associarsi con i compagni. La formazione sarda cerca spesso il suo numero 77, per andare poi ad accompagnarlo con l’altro componente del reparto d’attacco (Eldor Shomurodov o Gianluca Lapadula) e con ulteriori uomini a sostengo come i vari Gianluca Gaetano o Matteo Prati. Il Cagliari quindi non ribalta il fronte soltanto con gli attaccanti, ma cerca di accompagnare la loro azione con quanti più uomini è possibile, per non lasciare isolati i propri terminali offensivi. In questo senso, la manovra cagliaritana è estremamente verticale e diretta. Non a caso i ragazzi di Ranieri risultano essere l’ultima formazione della massima serie per tempo medio ad azione d’attacco (7.42sec.) e fra le ultime per numero di passaggi a sequenza offensiva (2.77).

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