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Juve e Allegri, il grande boh. Non si capisce più cosa sia questa squadra

Sparito lo spirito del girone di andata, restano la confusione e le improvvisazioni dei singoli e non è neanche più cattiva

Non si capisce più cosa sia questa Juventus. Per la prima parte della stagione c’era, almeno, una squadra, cioè un gruppo di pirati, brutti, sporchi, ma cattivi, che non concedevano nulla: allo spettacolo e all’avversario. Vincevano creando una, massimo due occasioni da gol e poi combattevano strenuamente fino a diventare imperforabili. Quella Juventus è perfino andata in testa alla classifica, primato effimero perché l’Inter non giocava, ma testimone di una certa competitività del progetto agonistico bianconero. Quella squadra è sparita un mese e mezzo fa, periodo nel quale la “nuova” Juventus ha racimolato sei punti in sette partite, vincendone solo una e pure in modo rocambolesco.

Juve, manca qualcosa sia a livello di giocatori che di idee tattiche

La Juventus di oggi, come quella di ieri, non si appoggia su uno spartito di gioco preciso, ma avendo perso la compattezza, sfilaccia la foga agonistica (che ieri non è mancata, come giustamente ha sottolineato Allegri) in giocate estemporanee, improvvisando grazie a uno strappo di Chiesa o una trovata di McKennie. E siccome la Juventus è una coperta corta, quando aggredisce alta l’avversario e prova a giocare in modo più offensivo (ieri, per esempio) sguarnisce la fase difensiva (8 gol presi nelle ultime 4 partite). Insomma, è chiaro che manca qualcosa sia a livello di giocatori che a livello di idee tattiche.

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