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“Allegri non ha colpe, forse si è rotto qualcosa nello spogliatoio Juve”

L’opinione del grande ex Ravanelli sull’attuale momento della squadra bianconera: “Max andrà avanti con le sue certezze”

"È difficile dire quale sia il problema principale della Juve, ce ne sono diversi, ma è evidente che in questo momento i bianconeri stiano facendo tanta fatica anche a livello fisico, mi danno l’impressione di essere un po’ sulle gambe e in difficoltà a difendere". È il pensiero, espresso nel corso di un lungo intervento in diretta su Tv Play, dell'ex attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli: "Nelle ultime 4 partite la squadra ha preso troppi gol e credo che durante il match di Verona si siano visti per larghi tratti tutte le difficoltà nell’andare in gol. Le squadre erano molto lunghe e la Juve ha spesso faticato anche nel fare la scelta giusta negli ultimi 20 metri di campo. Ma non solo. Anche quando c’è da impostare il gioco il portatore di palla ha sempre poche linee di passaggio e il gioco è sterile e prevedibile: la conseguenza di tutto ciò è una grande fatica nel creare occasioni in zona gol. Non credo che il problema di questa Juve sia Allegri perché quando lui ha avuto il materiale a disposizione è sempre riuscito a tirare fuori il meglio dalla squadra. Oggi i giocatori non sono pronti per puntare allo Scudetto: nel loro momento di grazia si sono trascinati insieme nel fare prestazioni che sono andate oltre il normale, ma la squadra non è pronta per riuscire a vincere un campionato così difficile come la Serie A”.

Le differenze con l'Inter

"Mi aspettavo una crescita di qualche singolo in questa stagione. Dopo la sconfitta con l’Inter sinceramente credevo in una reazione molto diversa da parte della squadra, una reazione di orgoglio e con il fuoco dentro per riprendere il cammino fin lì conquistato. Invece ho notato che dopo il big match di San Siro la truppa bianconera si è spenta, per questo non credo che le colpe siano di Allegri, lui è un uomo vincente che vuole trasmettere quella mentalità ai suoi giocatori, quindi sono convinto che il giorno dopo la sconfitta con i nerazzurri abbia provato a mantenere quel fuoco nei suoi giocatori. Eppure le prestazioni si sono arenate ed è evidente che si siano perse certezze e determinazione, che avevano invece contraddistinto la prima parte di stagione. Non so se si sia rotto anche qualcosa all’interno dello spogliatoio. A livello tattico non so se la Juve possa cambiare qualcosa perché ci vuole sempre disponibilità da parte dei giocatori e il rischio è che qualcuno di essi possa snaturarsi e perdere incisività. Non credo che il problema sia il modulo, ma che sia un problema di testa: la Juve non ha più le certezze di prima, è poco incisiva e dinamica. Io continuo sempre a dire che la differenza con l’Inter sia la forza dei due braccetti di difesa. Nei bianconeri faticano a impostare, mentre nei nerazzurri sono una risorsa in più nel creare gioco anche in fase offensiva. Secondo me Allegri, da qui alla fine, andrà avanti con le sue certezze senza modificare nulla, se non a partita in corso dove in alcune situazioni ha provato a sperimentare qualcosa. La sua idea di gioco è quella e vuole ritrovare quei risultati della prima parte di stagione", prosegue Ravanelli.

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