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Juve-Udinese, Okoye tagga un pugile sul colpo dato a Milik: "Che ne dici?"

Il portiere nigeriano si è reso protagonista di un'uscita rischiosa sul polacco e ha chiamato in causa un lottatore di MMA

C'è chi farebbe di tutto per salvare la propria squadra, anche commettere qualche colpo proibito. Un esempio? Okoye, che contro la Juventus ha chiuso la saracinesca e ha tenuto la porta inviolata. Il portiere dell'Udinese ha rubato ormai il posto a Silvestri e all'Allianz Stadium ha spiegato il perché. Tanta agilità e nessuna paura, una caratteristica che ha reso grandi tanti numeri uno. Una consapevolezza della propria forza, che forse deriva anche dall'amore per l'MMA. Il nigeriano la segue e forse avrà preso anche qualche appunto. Chiedete pure a Milik.

Okoye come Dulatov, l'uscita alla MMA

Prima un'uscita volante al 22' e poi un bel riflesso su un colpo di testa qualche giro d'orologio più tardi: Okoye ha detto no a Milik entrambe le volte. Il portiere, nel primo caso, ha rischiato molto e il paragone con il calcio di rigore concesso alla Fiorentina dopo l'intervento di Sommer su Nzola è subito balzato alla mente. Qualche differenza? Forse. Di certo il nigeriano aveva in mente una sola cosa: non permettere all'attaccante di arrivare prima sul pallone. Ha vinto il duello, ma lo ha fatto in modo molto vigoroso e senza pensare troppo alla "salute" del polacco. A confermarlo ci ha pensato direttamente l'estremo difensore dell'Udinese sui social. "Ecco cosa succede quando guardo un tuo incontro prima della partita" - ha scritto su Instagram, taggando Islam "The Ripper" Dulatov, lottatore di MMA. Una testimonianza diretta con una piccola nota a margine: "Non venite dalle mie parti, se non volete farvi male".

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