E dunque, dopo sondaggi e ondivagamente approfondite riflessioni interne, Jordan Henderson sembra destinato a rimanere soltanto un’ipotesi bianconera di metà gennaio. Massimiliano Allegri ha scelto di privilegiare il gruppo e di preservare un equilibrio che fin qui si è rivelato vincente e che ha consentito alla Juventus di andare oltre i propri limiti tecnici, generazionali e soprattutto numerici. Quelli che, in definitiva, hanno indotto i responsabili del mercato bianconero a sondare la possibilità di incrementare la rosa con almeno un innesto che, compatibilmente con i lacci di bilancio, potesse sopperire alle assenze forzate e impreviste di Pogba e Fagioli.

La parola d'ordine della Juve

E già da mesi, non da ora, è emerso evidente (per chi voleva vedere, ovvio...) come il club bianconero fosse e sia costretto a sondare il mercato delle occasioni più che quello dei reali desideri. La parola d’ordine, insomma, è sempre stata “opportunità” a cui si è aggiunta la chiosa (non esattamente un dettaglio) di Allegri: "Non si compra tanto per comprare e soprattutto la bussola è quella di mantenere gli equilibri dentro lo spogliatoio". Prova ne sia che al solo sentire che “Kalvin Phillips lascia il City perché vuole giocare”, al tecnico bianconero è venuta l’orticaria e ha tirato la riga blu sul nome. Prima di subito.

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