I percorsi di Allegri e Mourinho
Così sono saliti, uno dalla Serie C e uno dal ruolo di assistente senza un passato da calciatore, alle panchine più prestigiose d’Europa: con la differenza che Mou l’Europa l’ha girata tutta (e l’ha anche conquistata vincendo con Porto e Inter quella Champions che ad Allegri è sfuggita due volte all’ultimo atto), mentre Max ha sempre rinunciato a salire sui treni internazionali. È la grande differenza tra i due, assieme all’utilizzo della grande capacità di comunicare, di “bucare lo schermo”, come abbiamo detto all’inizio. Allegri ama la battuta per il gusto in sé e la sua capacità comunicativa è orientata ai giocatori, che infatti lo apprezzano, ma non l’ha mai usata, né nelle interviste né in campo, per conquistare tifo o opinione pubblica. Mourinho invece è un capopolo nato, capace non solo di farsi amare dai calciatori, ma anche di stregare i tifosi e affascinare l’opinione pubblica a 360 gradi. Di certo sarà una bella sfida anche al microfono.