"Dialoghi sul talento". Al Palazzetto dello Sport di Cuneo è stato Pep Guardiola a parlare ai ragazzi e agli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado. Un evento che è stato organizzato dalla Fondazione Vialli e Mauro, per la ricerca e lo sport Onlus, e Fondazione Guardiola, con il supporto di Collisioni. Chi se non l'allenatore del Manchester City, fresco vincitore del treble in Inghilterra, per parlare di valori dello sport, come inclusione sociale e strumento di crescita, gioco di squadra e talento. "Un piacere essere qui" ha ribadito il tecnico spagnolo che poi ha spaziato su diversi argomenti in questo suo incontro e non sono mancate anche alcune domande di mercato tra Juventus e Allegri.
Guardiola, la Juve e Allegri
"La Juve? Non mi ha mai chiamato - ha detto Guardiola, però - in Italia vengo spesso, mi piace molto e si mangia molto bene". Lui in Italia è stato pre tre anni tra Brescia e Roma, dove ha legato tanto con Mazzone, scomparso qualche settimana fa e a cui ha dedicato bellissime parole e una maglia speciale. Il tecnico del City ha poi proseguito parlando anche di Allegri e del suo modo di giocare: "Tutti gli allenatori vogliono vincere e ognuno pensa di farlo alla propria maniera. Bel gioco o risultati? Questo è un discorso antico, ma sono modi di interpretare il calcio".
E poi sul futuro: "Ancora non sento la stanchezza di quello che faccio. Quando si spegnerà la passione lo dirò, ma prima o poi arriverà perché nella vita ci sono fasi in cui uno deve dire basta". Poi, parlando di talento, ha detto: "Roberto Baggio è uno dei giocatori più forti con cui ho giocato". E In Italia: "Il talento c'è come sta ovunque non credo che qui non ci sia. Questo va abbinato alle ore di sacrificio perché solo quello non basta". Poi ha voluto dare diversi consigli ai giovani...