Juve, l'incubo Butt in Champions
"Vedi Juve e... segni". Possiamo prendere in prestito la celebre frase su Napoli e metterla (modificandola) in questo contesto tanto particolare quanto unico, perché tra i portieri goleador c'è stato senza Hans Butt. Il portiere che in Germania si è fatto conoscere tra parate e... rigori. Sì, perché dal difendere i pali della propria porta ha spesso percorso il tragitto verso quella avversaria per andare a tirare il pallone dagli undici metri. Il risultato è sempre stato il medesimo, ovvero la sfera rotolare in rete.
Ne sa qualcosa la Juventus, che di quei 30 gol in carriera segnati da Butt, ne ha subiti ben tre scanditi in un lasso temporale di 9 anni e con tre maglie diverse. La prima con l'Amburgo, nella fase a gironi della Champions, e la rete dell'estremo difensore è andata a inserire nel tabellino di un rocambolesco 4 a 4 in terra tedesa. Le altre due sono due brutti ricordi bianconeri, perché proprio Butt è stato tra i protagonisti dell'eliminazione della Juve: nel 2002 col Bayer Leverkusen nel 3 a 1 finale e poi ancora nel 2009 ma stavolta con il Bayern Monaco (4 a 1), ultimi due questi segnati al collega Buffon. Insomma una costante particolare e insolita, anche se in Champions non è così raro il gol di un portiere...