MILANO - Laura Barth è cresciuta con i poster di Roberto Baggio ("L’idolo di mio papà Giancarlo") poi quelli suoi di Gianluigi Buffon ("Quante volte ci ha salvato con le sue parate!"). Oggi Laura fa il tifo per Rabiot: "Mi ha sorpresa. Anche inaspettatamente. Ha fatto un grande campionato e sono contenta che abbia deciso di sposare il progetto Juve!" Ma c’è anche una delusione: "Di Maria. Dopo il Mondiale pensavo potesse dare di più. E invece…". Da Jtv alla GialappaShow condotta con il mago Forrest. La passione per i colori bianconeri non le hanno mai impedito di essere apprezzata per i suoi commenti equilibrati e imparziali a Calcio Totale sulla Rai. Il programma che l’ha accolta e fatta crescere.
Ora si ricomincia. Nuova Juventus, nuovo ciclo con Giuntoli al comando delle operazioni?
"Sarà una stagione fondamentale per ricostruire dopo una annata complicata sotto tanti punti di vista. Mi è piaciuta molto la scelta di Giuntoli. Il mondo juventino credo avesse bisogno di un cambiamento. E lui è la persona giusta per ripartire. E tra i tifosi c’è nuovo entusiasmo e speranza…".
La sua speranza?
"È quella che Giuntoli possa scoprire nuovi talenti come è successo a Napoli. Ma quando si parla di nuovi cicli bisogna avere pazienza, dare anche il tempo che questo nuovo corso si possa perfezionare e tornare a essere vincente".
Quando si inizia un nuovo ciclo si comincia anche un con un nuovo allenatore e invece si ricomincia da Allegri.
"In una stagione complessa come quella dello scorso campionato Allegri è stato veramente un valore aggiunto. Un perfetto gestore. Poi c’è il tecnico che mi sento comunque di giustificare per la mancanza prolungata di giocatori che dovevano essere fondamentali per il suo progetto: da Pogba a Chiesa, e in parte anche da Di Maria e Vlahovic".