Antonio Cabrini, 440 partite, 6 scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa europea nella Juventus: cosa significa farne parte?
«Significa entrare in una dimensione calcistico-sportiva in cui devi sempre dare il massimo e cercare di raggiungere gli obiettivi».
Qual è il ricordo più significativo della sua carriera per spiegare a qualcuno cos’è la Juventus?
«Juventus è sinonimo di squadra vincente. E’ un insegnamento che porta a cercare di essere sempre protagonisti e di primeggiare sempre: se poi il gruppo è forte ci riesci. Non c’è un episodio preciso, è qualcosa che apprendi giorno dopo giorno da tutto l’ambiente, partendo dal numero uno fino ad arrivare al magazziniere».
Cos’ha di differente la Juventus rispetto alle altre società?
«Se vai alla Juventus vai in una squadra che deve raggiungere grandi successi. Arrivare al secondo posto è una stagione fallimentare».
Qual è il dirigente della Juventus che ne ha più incarnato lo spirito?
«Boniperti. Trasmetteva la sua juventinità col suo carattere, il suo modo di interpretare il ruolo di presidente di una grande società. E sapeva incarnare la volontà di una grande famiglia come la famiglia Agnelli. Giorno per giorno imparavi cosa significava far parte della famiglia Juventus, di un gruppo come quello bianconero, di una società così importante. Dovevi capirlo da solo e in fretta. Quello che voleva Boniperti, e con lui tutta la Juventus, e che ti diceva subito, era: “Se sei qui con noi è perché ti abbiamo preso per vincere. Se pensi di essere qua per arrivare secondo non fai al caso nostro”. Questo era chiaro fin da subito».
Che cosa non deve fare mai un giocatore, un dirigente o un allenatore della Juventus?
«Non deve creare polemiche. Se ci sono dei panni sporchi da lavare, si lavano in casa da soli, senza parlarne all’esterno».
I tifosi della Juventus sono più difficili di altri in termini di aspettative e severità di giudizio?
«No, sono sicuramente esigenti e abituati a vincere e questo porta a pensare di poter raggiungere assieme alla squadra dei risultati importanti. Ma questo vale per un po’ tutti i tifosi delle grandi squadre. La Juventus è una squadra vincente, il tifoso juventino è abituato sicuramente molto bene perché ha sempre visto grandi giocatori nella propria squadra e questo porta all’esigenza di primeggiare. D’altra parte è la mentalità della società e di conseguenza è diventata la mentalità del tifoso: vincere il più possibile in Italia e in campo internazionale».