TORINO - La prossima sarà ancora la Juventus di Massimiliano Allegri e, dunque, no: non sarà un’estate di rivoluzioni. Di generose rinfrescate, però, quello sì.
E non soltanto per quanto concerne l’organico, alle prese con l’inevitabile contenimento dei costi in conseguenza della qualificazione alla Champions League negata dall’intervento a gamba tesa della giustizia sportiva sulla classifica dell’ultima Serie A. I cambiamenti, infatti, interesseranno l’area sportiva della struttura bianconera un po’ a tutti i livelli.
Carriera in proprio
Lo staff tecnico, innanzitutto, si affaccerà alla nuova stagione senza la figura di Paolo Bianco, da ieri ufficialmente sulla panchina del Modena in Serie B. Dopo una sola annata a Torino e nonostante un contratto fino al 2024, infatti, il collaboratore tecnico di Allegri ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore in prima persona, a margine di un’esperienza in bianconero in cui la scintilla non è probabilmente scattata fino in fondo. Al punto che la decisione di cambiare aria era maturata a campionato ancora in corso, quando l’ex collaboratore di De Zerbi aveva annunciato al club l’intenzione di separarsi dal gruppo di lavoro a supporto del tecnico livornese, che ripartirà dal 10 luglio alla Continassa con i vari Landucci, Dolcetti, Trombetta e Padoin al fianco. Valutazioni in corso sull’opportunità di sostituire in organico lo stesso Bianco, sbarcato alla Continassa per portare idee fresche soprattutto a livello tattico.