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Juve-Milan, Di Maria saluta lo Stadium: quanto sarebbe costato il rinnovo?

Da metà gennaio a metà marzo ha mostrato tutta la sua classe e l’ipotesi prolungamento si è fatta concreta: troppo pochi, quei due mesi, malgrado i possibili benefici del decreto crescita

Di Maria, la stagione tra bassi e alti

Un finale di stagione che ha ricordato la prima parte, quella precedente il Mondiale, punteggiata da acciacchi muscolari, macchiata dal fallo di reazione su Izzo che lasciò la Juve in 10 a Monza, illuminata solo dall’illusoria prova con il Sassuolo alla prima giornata (gol e assist) e dai tre assist in casa contro il Maccabi. È vero che la prossima stagione non avrà in mezzo il Mondiale, che prima di cominciare catalizza i pensieri e dopo che è finito lascia il serbatoio impoverito di energie mentali e fisiche per il resto dell’annata. Però è anche vero che il prossimo 14 febbraio Di Maria compirà 36 anni e il rischio che gli acciacchi aumentino e le energie calino è fisiologico. Non è certo, ma le probabilità sono troppe per investire sull’argentino quasi altri 5 cinque milioni, tenuto conto di un bilancio da far quadrare e quasi certamente della difficoltà di riuscirci senza poter contare sugli introiti delle coppe europee.

Juve-MIlan, il saluto di Di Maria

Così oggi il Fideo saluterà l’Allianz Stadium e i tifosi bianconeri (tranne quelli che andranno a Udine domenica prossima). Tifosi con uno dei quali ha avuto uno screzio sui social in settimana, molti dei quali sono rimasti nel complesso delusi dalla sua stagione. Saluterà probabilmente da titolare, di sicuro almeno per uno spezzone, e sarebbe bello se salutasse da grande campione qual è: perché questo è assodato, lo è da anni del resto, e non può certo metterlo in discussione un’annata tormentata, in cui ha comunque fatto vedere giocate che pochi altri hanno fatto vedere in maglia bianconera. C’è anche la cornice adatta, per un saluto all’altezza: lo Stadium sarà pieno e di fronte la Juve avrà una rivale storica come il Milan, che invece sta per festeggiare il rinnovo di Raphael Leao. Quasi una sfida nella sfida, un confronto con uno dei talenti destinati a lasciare un segno importante sui prossimi dieci anni di calcio come Di Maria lo ha lasciato sugli ultimi dieci. Non lo ha lasciato sulla Juve, ma almeno una piccola impronta su questa stagione può ancora imprimerla.

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