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Siviglia-Juve, Marco Rossi: "Allegri assalito da opinionisti senza titolo"

Intervista al ct dell’Ungheria, che spera in una finale contro la Roma: “Max ha un carattere incredibile perché è stato sotto pressione tutta la stagione”

Visto che affronterà la Serbia nelle qualificazioni europee immaginiamo che stia studiando Vlahovic e Kostic: che ne pensa del loro momento?

«Vlahovic e Kostic ormai li conosco non dico come Allegri, ma quasi... (ride, ndr). Abbiamo già affrontato la Serbia diverse volte. La forza di Kostic credo proprio sia, oltre a un sinistro molto sensibile, la capacità di attaccare gli spazi: potendo sfruttarli, può essere devastante. Vlahovic è un centravanti moderno, per me uno dei più forti sulla scena internazionale. Quest’anno ha avuto varie difficoltà, fisiche più che tecnico-tattiche, ma sta dando segnali di risveglio e potrebbe essere proprio lui a fare la differenza a Siviglia. Me lo auguro da italiano e per Marco Landucci, mio compagno nel Brescia».

Nella Juve è stata la stagione dei giovani: chi l’ha colpita di più?

«Mi sono piaciuti tutti, Fagioli, Miretti, Soulé... Però quello che mi dà la sensazione di avere più margini di miglioramento, per lo strapotere fisico che ha, è Iling. Quando parte sprigiona proprio forza e in più è anche molto tecnico. Deve migliorare un po’ nelle scelte nell’ultimo quarto di campo, dove può diventare più decisivo. E migliorerà sicuramente con l’esperienza e con la continuità di impiego che avrà in futuro. La Juve ha avuto un anno che definire travagliatissimo è un eufemismo, Allegri ha dovuto subire un’infinità di critiche e assalti anche da parte di chi fa l’opinionista con pochi o nessun titolo. Molte volte mi è capitato di pensare che ha veramente un carattere incredibile, perché è stato sotto pressione tutta la stagione e la valorizzazione di tutti questi giovani è passata quasi inosservata rispetto a una critica esasperata. Ha sicuramente commesso errori come tutti, ma in una stagione di infinite difficoltà dalle quali ha saputo uscire in tantissimi casi a testa alta».

A proposito di Allegri, oltre a ciò che ha appena detto cosa ammira di lui e Mourinho?

«Allegri, è molto bravo nella gestione delle risorse e dei giocatori di cui dispone, oltre che ovviamente in tante altre cose. Mourinho, oltre a tutto il resto, è sicuramente un fenomeno nella comunicazione. A volte si può non essere d’accordo con ciò che dice o con l’atteggiamento che può tenere in certe conferenze stampa, però scarica sempre la pressione dalla squadra. Il fatto che l’Olimpico sia sempre pieno, che la Roma sia tornata a vincere un titolo internazionale l’anno scorso e che competa quest’anno, nonostante gli infortuni, testimonia il fatto che è sempre uno Special One».

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