L’opinione dell’avvocato Spallone

A questo proposito l’avvocato Giorgio Spallone, esperto di diritto sportivo, si appella al Coni affinché avvi una riforma seria, che dia stabilità e certezze. «Visto il moltiplicarsi delle inchieste della Procura federale Figc anche di riflesso a quelle di plurime Procure della repubblica - sostiene -, nell’intento di assicurare regolarità, stabilità e certezza alle competizioni di ogni stagione sportiva, è da valutare l’opportunità di un intervento da parte del Coni, in forza della potestà normativa che gli compete su tutte le Federazioni affiliate. Sarebbe, infatti, necessaria la riforma della disciplina attualmente in vigore circa l’esecutorietà delle delibere dei giudici federali, abrogandone l’immediatezza e differendola all’avvenuto passaggio in giudicato». Cosiccome nella giustizia ordinaria la pena diventa esecutiva soltanto dopo il terzo e ultimo grado di giudizio, sarebbe auspicabile che altrettanto succedesse nella giustizia sportiva. «Questo intervento lascerebbe impregiudicato il principio di “afflittività” della sanzione - spiega l’avvocato Spallone - e, al contempo, costituirebbe un bilanciamento coerente e costituzionalmente orientato al principio di autonomia dell’ordinamento sportivo, il previo esaurimento di tutti i gradi della giustizia sportiva, quale condizione di procedibilità per poter adire il giudice statale».

Udienza Curva Sud

Soltanto domani si conoscerà il giorno della prossima settimana in cui la Corte d’Appello nazionale, in Sezioni Unite, si riunirà per decidere sul ricorso della Juventus sulla chiusura del primo anello della Curva Sud, domenica 23 aprile contro il Napoli, decisa dal giudice sportivo.