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Massimo Mauro, la Juventus, il DNA che manca e la via per ripartire

Intervista all’ex giocatore bianconero e opinionista televisivo: “Se oggi fossi un loro calciatore non mi preoccuperei della classifica, sarei più motivato a dare il top”

Alzare il livello in campionato può essere anche un “allenamento” per le Coppe? Del resto le due competizioni sono la via più sicura per qualificarsi in Europa.

«Sì, ma per le Coppe devi alzare, e di molto, la qualità del gioco. Lo ha detto anche Perin nell’ultima intervista. Del resto quando la Juventus ha vinto 1-0 per due volte, prima con la Cremonese e poi con l’Udinese, si vedeva che non si trattava di successi che risolvevano i problemi. E infatti poi è arrivata la bastosta con il Napoli. Se vuoi arrivare fino in fondo a un trofeo, che sia la Coppa Italia o che sia l’Europa League, devi migliorare di molto la qualità della prestazione: deve essere diversa, non si può sempre vincere con un golletto e stare costantemente dietro la linea della palla. In Coppa, in gare senza appello, bisogna anche meritare di vincere: giocare meglio dell’avversario, verticalizzare, creare pericolosità, avere le idee chiare sulle giocate da fare, muoversi senza palla. Non è che si deve per forza dominare nel possesso palla, ma troppo spesso nella Juventus vedo giocatori che passano la palla e poi aspettano di capire cosa succede. Ma la verità è che puoi avere anche campioni, ma non esiste più qualcuno che vince giocando da solo».

Allegri ha parlato di scontro diretto con la Salernitana. Ma come fa una squadra costruita per vincere lo scudetto a cambiare obiettivo e mentalità, calandosi nella parte di chi lotta per salvarsi?

«Calarsi in una dimensione completamente nuova e totalmente diversa non è facile, soprattutto per una squadra che fino a 15 giorni fa parlava di Champions e magari addirittura di lotta per lo scudetto. Adesso quello che è successo la porta in una realtà diversa e Allegri sta cercando di farlo capire in tutte le maniere possibili. Io credo che a Salerno si capirà dopo 5 minuti di partita se i giocatori bianconeri si sono calati nella parte di una squadra che deve salvarsi. E in più c’è da aggiungere che la Salernitana mette in campo anche una buona qualità di gioco: quindi da questo punto di vista, se grinta e determinazione non mancheranno alla Juventus, allora gli spazi per verticalizzare ci saranno. Bisogna vedere se la squadra avrà la forza e la voglia di andarseli a prendere».

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