Il popolo Juve è unito

Un popolo assai numeroso, otto milioni secondo le ultime rilevazioni che contano solo chi veramente è legato alle vicende della squadra ed esclude i simpatizzanti, e di solito abbastanza diviso, sembra aver trovato nell’ingiustizia un nemico comune contro il quale trovare unità. Non era successo ai tempi di Calciopoli, quando all’interno del tifo bianconero c’era una corrente “colpevolista” che non difendeva a spada tratta la società, oggi sono pochi quelli che ritengono che la giustizia stia procedendo in modo corretto, la maggioranza vuole fare sentire la sua voce, in modo civile e non violento, ma vuole farsi sentire. E non è un caso che in questo momento così drammatico per la società, i numeri dei social ufficiali del club stiano salendo. I venti milioni di follower raggiunti su Tik-Tok, l’ultimo nato fra gli account della Juventus, sono un dato significativo che in queste circostanze i tifosi non stanno abbandonando il club.

Rischi e timori del sistema calcio

Tutto da vedere, invece, se rimarranno attaccati al calcio, perché il rischio che molti osservatori sussurrano è che il vero rischio per il sistema calcio sia la disaffezione di milioni di tifosi. Quella, sì, potrebbe creare un danno al movimento e al suo indotto, soprattutto in un momento non facile per il calcio italiano che, in linea con quello europeo, sta perdendo percentuali significative fra le nuove generazioni, sempre meno attratti dal calcio e sempre più distratti da altri sport e, soprattutto, dalla grande quantità di intrattenimento digitale.