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Plusvalenze Juve, l’avvocato Matera: “Le motivazioni della sentenza? Funambolismo giuridico”

Intervista al super esperto di diritto sportivo sul -15 inflitto alla società bianconera: “Il verdetto cerca di far stare tante cose insieme”

Su quali altri punti si concentreranno i legali della Juventus?

«Sul fatto la Corte valuti come elementi confessori le intercettazioni e il “Libro Nero di Fabio Paratici”, ovvero i due fatti nuovi più rilevanti sulla base dei quali è stata accolta la richiesta di revocazione. Una scelta legittima, ma che dovrà essere motivata, perché secondo la Juventus non si tratta di confessioni. I legali bianconeri hanno sottolineato che i suddetti documenti hanno una provenienza unilaterale, ovvero l’imponente lavoro svolto dalla Procura di Torino, mentre la Corte Federale d’Appello ha respinto le ricostruzioni, a partire dalle spiegazioni offerte da Federico Cherubini sul “Libro Nero”. Intercettazioni e documentazioni, inoltre, non sono ancora passati al vaglio dell’ordinamento statale: anche in questo caso non si tratta di un passaggio obbligatorio, ma il fatto che l’unico giudicante ad averli analizzati sia stato il Gip di Torino, che nell’occasione ha respinto le richieste di misure cautelari, può avere un peso».

Altre argomentazioni sul piatto?

«Sicuramente alcuni profili di contraddittorietà della motivazione: verrà evidenziata l’illogicità del concetto di pianificazione fraudolenta di attività lecita. Un tema difficile da argomentare, nel momento in cui si conferma la liceità della plusvalenza. E, poi, come definire quando la pianificazione diventa eccessiva? Di quante operazioni stiamo parlando? La Corte non ha ritenuto che altre squadre ne abbiano fatto un uso eccessivo».

Ci sono altri passaggi che possono strizzare l’occhio alla definizione di illogicità?

«In questo senso, il proscioglimento delle altre squadre rende più complessa la condanna della sola Juventus. Si pensi al passaggio in cui la Corte si sposta verso la tesi della Consob: sostanzialmente, queste operazioni sarebbero in realtà delle permute. In tal caso, il concorso da parte di un secondo club è necessario, quindi risulterebbe illogico il proscioglimento delle restanti società coinvolte, a prescindere dal fatto che non vi siano intercettazioni a riguardo».

Ci sono altre situazioni da analizzare all’interno delle motivazioni?

«Sicuramente il criterio attraverso il quale sono stati stabiliti i 15 punti di penalizzazione. Sono i punti in più che la Juventus ha ottenuto grazie al ricorso alle plusvalenze? Difficile stabilirlo. Sono i punti necessari a garantire un’afflittività della sanzione? Impossibile dirlo, a stagione in corso: i bianconeri hanno ancora la possibilità di qualificarsi per le Coppe Europee. E poi, se fossero stati in zona Uefa per un paio di punti soltanto, gliene sarebbero stati sottratti solo 4 anziché 15?».

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