Juventus condannata ma i 15 punti restano senza perché: trionfa la disparità
Plusvalenze illecite solo per i bianconeri. Come si è giunti a dare 15 punti di penalizzazione? Mistero. Se il Collegio di garanzia del Coni non ribalterà il verdetto si mette male con il filone sulla manovra stipendi: può arrivare la mazzata bis
Guido Vaciagomartedì 31 gennaio 2023, 07:50
3. Perché la Juventus viene punita duramente senza una specifica norma che regoli la questione delle plusvalenze? Sì, è chiaro, la Corte costruisce un impianto basandosi sull’ormai famigerato Articolo 4 facendo riferimenti ai generici principi di lealtà e probità sportiva (e su questo alcuni esperti eccepiscono come potete leggere in queste pagine), ma qui il problema è al di là del diritto è di buon senso. Da trent’anni le cosiddette plusvalenze fittizie sono una pratica assai diffusa (eufemismo) nel calcio italiano, oggetto di decine di inchieste giornalistiche e di qualche inchiesta della magistratura (ordinaria e sportiva), ma non sono mai state punite, nonostante per scovare alcune di queste non ci fosse bisogno di un’intercettazione o un foglietto (trasformato in libro nella narrazione dei magistrati). Se un giocatore di valore internazionale viene scambiato per una somma di denaro più i cartellini di altri giocatori che, valutati svariati milioni, finiscono poi fra i dilettanti e le serie minori di cosa stiamo parlando? Di una brillante operazione di mercato o di una plusvalenza fittizia? Ed è qui che si incaglia la rabbia dei tifosi della Juventus e la perplessità di molti altri: solo la Juventus ha fatto plusvalenze fittizie? Davvero dobbiamo credere a questa favola? Non brucia davanti agli occhi la clamorosa disparità di giudizio? Perché il problema non è tanto sottolineare quanto «sistemico» e quanto «doloso» e quanto «riprovevole» sia stato il comportamento dei dirigenti della Juventus, creando un climax criminoso che tanto esalta i giustizialisti, quanto spiegare al popolo che segue il calcio da anni perché una pratica tollerata diventi un peccato mortale, da perseguire con severità, inseguendolo con il retino dell’Articolo 4 che tutto acchiappa. Va bene, la Corte non doveva rendere conto degli ultimi trent’anni di calcio italiano, ma chi - come molti di noi - ne sono stati testimoni non possono trattenere le risate al pensiero che solo una squadra si è macchiata di questa violazione e altre decine l’hanno fatta franca. E, attenzione, la faranno franca, perché c’è scritto nella sentenza: provare una plusvalenza fittizia non si può (e infatti il giudice non riesce a quantificare con esattezza l’entità di quelle juventine), quindi se non siete intercettati e non dimenticate «inquietanti» appunti sula scrivania potete plusvalenzare serenamente, la giustizia sportiva non vi farà nulla.
4. Perché la Corte non spiega in modo esplicito come la Juventus avrebbe alterato il risultato sportivo attraverso le plusvalenze e di quale competizione o campionato esattamente? E fino a che punto? Non è un’accusa leggera, forse è la più grave, ma resta lì senza essere specificata meglio.
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