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Juventus condannata ma i 15 punti restano senza perché: trionfa la disparità

Plusvalenze illecite solo per i bianconeri. Come si è giunti a dare 15 punti di penalizzazione? Mistero. Se il Collegio di garanzia del Coni non ribalterà il verdetto si mette male con il filone sulla manovra stipendi: può arrivare la mazzata bis


  • 3. Perché la Juventus viene punita duramente senza una specifica norma che regoli la questione delle plusvalenze? Sì, è chiaro, la Corte costruisce un impianto basandosi sull’ormai famigerato Articolo 4 facendo riferimenti ai generici principi di lealtà e probità sportiva (e su questo alcuni esperti eccepiscono come potete leggere in queste pagine), ma qui il problema è al di là del diritto è di buon senso. Da trent’anni le cosiddette plusvalenze fittizie sono una pratica assai diffusa (eufemismo) nel calcio italiano, oggetto di decine di inchieste giornalistiche e di qualche inchiesta della magistratura (ordinaria e sportiva), ma non sono mai state punite, nonostante per scovare alcune di queste non ci fosse bisogno di un’intercettazione o un foglietto (trasformato in libro nella narrazione dei magistrati). Se un giocatore di valore internazionale viene scambiato per una somma di denaro più i cartellini di altri giocatori che, valutati svariati milioni, finiscono poi fra i dilettanti e le serie minori di cosa stiamo parlando? Di una brillante operazione di mercato o di una plusvalenza fittizia? Ed è qui che si incaglia la rabbia dei tifosi della Juventus e la perplessità di molti altri: solo la Juventus ha fatto plusvalenze fittizie? Davvero dobbiamo credere a questa favola? Non brucia davanti agli occhi la clamorosa disparità di giudizio? Perché il problema non è tanto sottolineare quanto «sistemico» e quanto «doloso» e quanto «riprovevole» sia stato il comportamento dei dirigenti della Juventus, creando un climax criminoso che tanto esalta i giustizialisti, quanto spiegare al popolo che segue il calcio da anni perché una pratica tollerata diventi un peccato mortale, da perseguire con severità, inseguendolo con il retino dell’Articolo 4 che tutto acchiappa. Va bene, la Corte non doveva rendere conto degli ultimi trent’anni di calcio italiano, ma chi - come molti di noi - ne sono stati testimoni non possono trattenere le risate al pensiero che solo una squadra si è macchiata di questa violazione e altre decine l’hanno fatta franca. E, attenzione, la faranno franca, perché c’è scritto nella sentenza: provare una plusvalenza fittizia non si può (e infatti il giudice non riesce a quantificare con esattezza l’entità di quelle juventine), quindi se non siete intercettati e non dimenticate «inquietanti» appunti sula scrivania potete plusvalenzare serenamente, la giustizia sportiva non vi farà nulla.
  • 4. Perché la Corte non spiega in modo esplicito come la Juventus avrebbe alterato il risultato sportivo attraverso le plusvalenze e di quale competizione o campionato esattamente? E fino a che punto? Non è un’accusa leggera, forse è la più grave, ma resta lì senza essere specificata meglio.
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