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Juve, Di Maria e Paredes raccontano il Mondiale: dalla Copa Trucha alla pallonata all'Olanda

I due bianconeri hanno rivelato diversi aneddoti e ripercorso alcune delle tappe più importanti del successo iridato in Qatar

Angel Di Maria e Leandro Paredes sono due dei giocatori su cui la Juventus di Allegri potrà fare affidamento per risalire in classifica dopo la penalizzazione di 15 punti in campionato. I due argentini, reduci al Mondiale vinto in Qatar, hanno parlato a "Muchachos" (una speciale intervista targata DAZN Heroes) raccontando diversi aneddoti riguardanti il trionfo del torneo iridato.

Di Maria e Paredes: "Il primo ricordo e la Copa Trucha"

I due juventini hanno inizialmente parlato del primo ricordo del torneo. Paredes ha dichiarato: "Se chiudo gli occhi, il primo ricordo è il gol di Montiel", mentre per Di Maria è "il primo giorno, era l'ultimo mondiale mio e degli altri vecchi, l'ultima occasione. A partire da lì è cominciato tutto". Il Fideo rivela poi una curiosità sulla Copa Trucha, ovvero la replica del trofeo utilizzata dopo la vittoria: "Durante i festeggiamenti mi sono accorto che c'era una coppa finta quando c'erano due addetti della Fifa che mi seguivano mentre avevo la coppa in mano. Gli ho chiesto perché mi seguissero e mi hanno risposto "Perché questa è la coppa originale". Allora mi sono girato e ho visto Messi sulle spalle di Aguero con un'altra coppa. La Copa Trucha". Il centrocampista ha aggiunto: "Un mio amico l'ha mandata in campo dalla tribuna, perché eravamo in troppi e tutti volevano farsi delle foto con la coppa e loro ne avevano una finta".

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