Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Volley

Tuttosport

LIVE

Figc e plusvalenze, nel 2007 Abete ammetteva: "Serve una soluzione"

Beppe Bonetto, all'epoca responsabile agenti in Federazione, sollecitava il presidente a normare la questione 15 anni prima della sentenza Juve. Il figlio Marcello: "Ecco la via suggerita. Aspettiamo ancora la regola!"

L’intuizione

Significativo in questo senso, un documento che potete vedere riportato qui a fianco, in cui il 28 giugno del 2007, l’allora presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, rispondeva a Beppe Bonetto, il maestro dei procuratori, che in una lettera sollecitava la Federazione a cercare di normare la questione plsuvalenze che stava prendendo piede. “La dichiarazione alla quale Lei fa riferimento aveva ed ha l’obiettivo di significare come a mio avviso l’argomento plusvalenze debba essere affrontato dal punto di vista tecnico. Le sono grato delle riflessioni e dei consigli che ovviamente approfondirò e farò approfondire con l’auspicio che possa individuarsi una soluzione nei prossimi anni».

"Non c'è stato un seguito"

Ecco, siamo ancora in attesa, a distanza di anni 15. Ritengo piuttosto significativo che sia caduto nel vuoto l’appello avanzato dal compianto Bonetto, scomparso nel 2017. Ieri Tuttosport ha incontrato il figlio Marcello, anche lui una vita nel calcio come agente, che ci ha messo a disposizione i documenti originali, riprodotti qui a fianco, con queste sue riflessioni. «Quando mio papà era rappresentante dei procuratori presso la Figc, a giugno 2007, proponeva dei correttivi a livello embrionale. Il ragionamento si basava sul fatto che fosse necessario individuare una regolamentazione: per esempio uno dei due valori di partenza in uno scambio tra due giocatori doveva essere quello che risultava a bilancio non ancora ammortizzato. La Figc avrebbe dovuto, prima di sanzionare, precisare le norme su come si devono concretizzare le plusvalenze. La risposta di Abete era gentile. ma non c’è stato un seguito anche se poi per questi problemi è fallito il Parma e ora non c’è ancora una norma. Pérchè? Bella domanda. Il calcio è un sistema sempre in perdita per cui si tenta di sopravvivere alla giornata anche perchè la plusvalenza comincia a punirti ferocemente l’anno seguente. Sorpreso per i 15 punti? Sì, molto, anche se non ho le carte a disposizione. La Figc manca anche di parametri afflittivi chiari perché “da un punto e oltre” significa fino a seimila... Mi è spiaciuto anche per il trattamento riservato a Cherubini, che da quando ha avuto livello decisionale aveva cercato altre strade».

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi