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Juve, Miretti, Iling e Soulé: teenager e già protagonisti vogliono diventare big

Mai in bianconero tre Under 20 così importanti per la prima squadra contemporaneamente: inseguono la massima gioia e a Cremona avranno spazio

15 aprile, 3 agosto e 4 ottobre: tre giorni da ricordarsi, perché in queste tre date e in quest’ordine Matias Soulé, Fabio Miretti e Samuel Iling Junior compiranno 20 anni e probabilmente passerà del tempo prima che la Juventus abbia di nuovo tre teenager di questo livello. Anche se il lavoro sempre più incisivo della società sul settore giovanile, che culmina con la Next Gen e di cui i tre talenti citati sono il frutto, in questo senso potrebbe produrre repliche in tempi più brevi del previsto: le prestazioni del diciassettenne difensore Dean Huijsen nelle ultime amichevoli, per esempio, fanno ben sperare. Di sicuro, però, fino ad oggi tre under 20 come Miretti, Soulé e Iling contemporaeneamente in rosa la Juventus non li aveva mai avuti, né in termini di presenze, né in termini di prospettive. Il fatto che siano tre può, ad esempio, richiamare alla mente l’emergere simultaneo di Marchisio, Giovinco e De Ceglie nella stagione 2006-07: ma intanto si trattava della stagione della Serie B e due di loro, Marchisio e De Ceglie, 20 anni li avevano già compiuti.

Miretti

Fabio Miretti ne aveva ancora 18 quando, il 1° maggio di un anno fa, con già tre presenze sulle spalle, disputava allo Stadium contro il Venezia la prima di quattro partite consecutive da titolare in campionato. Questa stagione ha confermato, ce ne fosse stato bisogno, come quella fiducia da parte di Massimiliano Allegri non fosse frutto solo dall’obiettivo del quarto posto ormai raggiunto: nonostante sia arrivato in ritiro un mese dopo i compagni per smaltire le fatiche di Europeo Under 19 ed esami di maturità, saltando tutta la tournée negli Stati Uniti, Miretti ha da subito avuto spazi importanti. E ora inizia l’anno solare in cui compirà 20 anni con 25 presenze all’attivo nella Juventus: per fare qualche paragone, a gennaio 1994 Del Piero ne aveva messe insieme sei, Pogba a gennaio 2013 quindici e Kean, che è stato un mostro di precocità, a gennaio 2020 ventuno (ma sarebbero state di più se non fosse passato all’Everton nell’estate 2019). Tutti e tre, però, avevano segnato: un gol Del Piero, due Pogba, addirittura otto Kean. Ecco, firmare la prima rete (e magari non solo quella) è sicuramente uno dei passi che Miretti deve fare nel 2023 e che la Juventus e Allegri si aspettano da lui. Anche perché una certa incisività in fase realizzativa ha sempre fatto parte del suo repertorio dai Pulcini fino alla Next Gen (3 gol nello scorso campionato di Serie C e uno in Coppa Italia). A conferma di ciò, a segnare è andato vicino in più di un’occasione, non riuscendoci per un mix di sfortuna e frenesia al momento della conclusione: non a caso è il settimo centrocampista offensivo della Serie A per expected gol (ossia i gol statisticamente attesi in base a numero e tipo di conclusioni): 0,16 a partita. Però è l’unico dei primi dieci, assieme a Saponara, a non aver segnato. Di sicuro avrà la possibilità di rompere il ghaccio, perché la sua permanenza in bianconero non è minimamente in discussione e la duttilità che gli permette di giocare in tutti i ruoli del centrocampo gli consentirà di trovare spazi anche con la fine dell’emergenza.

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