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Rabiot, smanie di Juve: il ritorno in anticipo e i segnali d'amore

Il francese potrebbe tornare in campo il 4 gennaio a Cremona. Sebbene attratto dalla Premier, il club prova a convincerlo a farlo rimanere

Il feeling con Max

E lui gli sta dando ragione. Dopo una stagione di lavoro con il tecnico livornese, in quella attuale Rabiot - che era già stato uno dei migliori centrocampisti difensivi dello scorso campionato - sta esplodendo in fase offensiva: già 5 gol alla sosta del 13 novembre, come nell’intera stagione 2020-21, la sua più prolifica in bianconero, e appena uno in meno del suo primato, le 6 reti nel Paris Saint-Germain nel 2015-16. Proprio il feeling con Allegri, la consapevolezza di come il tecnico lo abbia migliorato nella capacità di leggere le situazioni in campo e di scegliere la soluzione giusta, rappresentano probabilmente la carta in più della Juventus che sta provando a convincere Rabiot a restare in bianconero (i contatti con la madre sono costanti). Potrebbe non bastare, perché comunque il francese sa di essere un grande giocatore e che anche con un altro allenatore lo dimostrerebbe (del resto di quelli che ha avuto non ce n’è uno che non abbia puntato su di lui), ma intanto è una carta che la Juve può giocare per tirare fuori il massimo da Rabiot almeno fino a giugno.

Verso Cremona

Magari, appunto, già a Cremona. Un’ipotesi tutt’altro che remota, rivedere il francese subito titolare alla ripresa del campionato. Il Duca ha giocato sei partite al Mondiale, saltando per un’influenza la semifinale con il Marocco, mostrando la stessa grande condizione esibita in bianconero prima di partire per il Qatar, e i 10 giorni di pausa tra la finale del 18 dicembre e l’allenamento di ieri non l’hanno certo appannata più di tanto. Di sicuro non abbastanza da non poterla tirare di nuovo a lucido con quasi una settimana di allenamenti. Questo non significa però che Rabiot il 4 gennaio allo Zini sarà di sicuro in campo dal primo minuto. Il 7 infatti la Juve affronterà l’Udinese allo Stadium e probabilmente Allegri non gli farà sostenere subito lo sforzo di due partite in tre giorni: ma che almeno una delle due la giochi da titolare è più che probabile.

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