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Rabiot, smanie di Juve: il ritorno in anticipo e i segnali d'amore

Il francese potrebbe tornare in campo il 4 gennaio a Cremona. Sebbene attratto dalla Premier, il club prova a convincerlo a farlo rimanere

In fondo, se Mbappé ha giocato (e segnato) mercoledì e Varane lo ha fatto martedì, per citare solo due dei suoi compagni nella Francia che dopo la delusione della finale mondiale sono già tornati in campo, perché Adrien Rabiot non dovrebbe essere in grado di farlo il 4 gennaio a Cremona? Probabilmente è lui stesso il primo a non vederne il motivo, tanto che stamattina si è presentato alla Continassa in anticipo sui programmi, pronto per rimettersi a disposizione di Massimiliano Allegri. Si è presentato in anticipo e anche in modo non banale, postando su instagram il video del suo arrivo alla Continassa con la didascalia «Tornato a casa» e due cuori, uno bianco e uno nero. Esternazione che in realtà di per sé sarebbe tutt’altro che originale, ma diventa significativa da parte di un giocatore col contratto in scadenza il 30 giugno. Sia chiaro, chiamare la Juve casa e postare cuori bianconeri non significa che Rabiot rinnoverà e resterà a Torino, così come la dichiarazione di essere «attratto dalla Premier League» rilasciata durante il Mondiale non era un addio anticipato.

Il futuro di Rabiot

Il futuro il ventottenne centrocampista francese lo deciderà prossimamente, assieme alla madre agente Veronique. È un futuro che potrebbe portarlo davvero in Premier, da dove potrebbero giungergli offerte che la società bianconera non sarebbe in grado di pareggiare, ma nel quale potrebbe anche scegliere di restare a... casa. Perché a casa, che la lasci o meno, Rabiot alla Juventus ci si sente davvero. Il ritorno anticipato dalle vacanze lo prova più delle parole e degli emoticon con cui lo ha descritto; le 12 partite su 12 giocate in bianconero dal 2 ottobre al Mondiale (tutte da titolare e 10 fino al fischio finale) lo dimostrano più delle frasi pronunciate in quella stessa intervista in cui esprimeva l’apprezzamento per la Premier. Frasi comunque pesanti: «Le due stagioni con Allegri sono state importanti per me: mi ha fatto crescere dal punto di vista del gioco, è stato lui a volermi alla Juventus anni fa. Allegri mi spinge ad attaccare, spesso mi dice che sono un giocatore in grado di segnare più gol».

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