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Juventus, l'addio di Agnelli? No, è un arrivederci

Andrea resta sempre vicino al club come proprietario, ma non è da escludere un ritorno con due differenti scenari, legati anche alle sentenze e alle strategie di Elkann

Secondo scenario: acquisto delle quote

Il secondo scenario è che Andrea Agnelli “si compri” la Juventus o una parte di essa, comprandola direttamente da Exor, acquistando quote del mercato o approfittando di un eventuale uscita dalla Borse (delisting). Non è necessario che Andrea acquisti il 100% della Juventus, ma potrebbe bastare una quota con il resto del club in mano a un fondo. Ma è vero che John Elkann vuole vendere la Juventus? No, al momento non risultano queste intenzioni. Il primo obiettivo è quello di traghettare la società fuori dalle acque agitate (ecco perché la scelta di un CdA così tecnico e agguerrito sotto il profilo legale), ma è un’ipotesi da non scartare quella di un delisting, ovvero un’uscita dalla Borsa, per maneggiare con maggiore semplicità la Juventus e, a quel punto, cercare un socio o cederne una quota sostanziosa. Ma Andrea non lascerebbe mai che il club finisse completamente in altre mani e terrebbe per sé una percentuale. Chiariamo, l’orizzonte temporale di questo scenario è da misurare in anni, non in mesi.

I prossimi mesi: la strategia

Nei prossimi mesi, infatti, la situazione rimarrà quella attuale: Exor proprietaria del 63,76% del club (con il 77,9% dei voti in assemblea), Consiglio di Amministrazione blindato nella configurazione che verrà votata il 18 gennaio (Ferrero, Scanavino, Negri, Cappiello, Pistone) e votato a difendere la Juventus, dirigenza coordinata da Scanavino che avrà il compito di mettere equilibri nei conti, sviluppare nuovi ricavi e mantenere la competitività sportiva (potendo eventualmente ristrutturare l’area sportiva della società). L’obiettivo della nuova Juventus nei prossimi dodici mesi, dunque sarà quello di uscire indenne o con pochissimi danni dalla parte sportiva dei processi, cercare di vincere qualche trofeo, centrare la qualificazione alla prossima Champions League, rafforzare la squadra per la stagione 2023/24. Smobilitazione o disinvestimento, infatti, non sono parole presenti nei piani della proprietà per la Juventus. E poi? Molto dipenderà dall’andamento dei processi e dai risultati sportivi questa stagione: nel corso dei prossimi sei mesi, lo scenario futuro o futuribile potrebbe emergere più chiaro, così come un futuro ruolo di Andrea Agnelli nel pianeta bianconero, intorno al quale orbiterà comunque e sempre, se non altro per una questione di indissolubile amore.

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