Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Volley

Tuttosport

LIVE

Juve, metamorfosi Kean: come è cambiato il suo mondo in quattro mesi

L'attaccante bianconero contunua a mostrare segnali positivi: si è presentato alla ripresa tirato a lucido e pronto a continuare con applicazione e maturità dopo l'exploit delle ultime gare

Chi giocherà in attacco a Cremona il 4 gennaio, alla ripresa del campionato? Non è certo l’unica domanda che ronza nella testa dei tifosi bianconeri in questi giorni e probabilmente nemmeno la prima. Ma si percepisce la voglia di tornare a scrivere, parlare e discutere di calcio, non solo di tribunali, di bilanci e di scenari societari. C’è una Juventus che alla Continassa, lontana dagli occhi ma non dal cuore del suo popolo, corre e suda per provare a mettersi alle spalle il terremoto degli ultimi giorni e tornare a scrivere il futuro bianconero solo in campo. In attacco si candida seriamente Moise Kean che ha ripreso il filo conduttore del suo percorso esattamente da dove lo aveva lasciato: era stato tra i migliori prima della sosta Mondiale e sta lanciando segnali positivi alla ripresa degli allenamenti, in queste prime giornate di lavoro.

La fiducia di Allegri

Max Allegri gli ha sempre dato fiducia, anche quando i rapporti erano tutt’altro che semplici e le strade parevano sempre più distanti. L’episodio che viene puntualmente citato è quello del 7 agosto: la Juventus avrebbe dovuto aggiungere Tel Aviv per affrontare l’Atletico Madrid in amichevole, ma la situazione di tensione in Israele aveva portato alla decisione di annullare il viaggio, ma di salvaguardare l’amichevole trasferendola allo Juventus Training Center della Continassa. Ma quel giorno Kean si era presentato in ritardo e, dopo l’esclusione dalla partita e le sanzioni disciplinari previste, era dovuta intervenire la sua manager, l’avvocato Rafaela Pimenta, per confrontarsi con il club e riportare tutto alla normalità, con le relative scuse da parte del giovane attaccante. Come si dice in questi casi, una volta toccato il fondo ci sono due strade: scavare ancora più in basso oppure risalire. E Kean ha optato per la seconda, anche grazie al lavoro tecnico e psicologico di Allegri, che è il mental coach di tutti i giocatori juventini, ma per qualcuno ancora di più.

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi