TORINO - Circolano frammenti di conversazioni al ristorante, stralci di email, pezzi di intercettazioni telefoniche e un complesso impianto accusatorio riassunto nelle 544 pagine di richiesta di misure cautelari. Circolano nel vero senso della parola: perché sono in giro esattamente da un anno (quando una parte delle telefonate era stata diffusa insieme alle principali contestazioni sul bilancio juventino); e anche perché girano vorticosamente e disordinatamente sui media, creando un clima giustizialista, reso ansiogeno dalle analisi, a volte un po’ spericolate, dei rischi che corre la Juventus. Delineare il futuro dell’inchiesta penale e di quella sportiva, oggi è prematuro, viola il principio di presunzione di innocenza e porta su un terreno assai scivoloso, essendo la materia del falso in bilancio molto complessa e tecnica, quindi non così facile da maneggiare. In questo momento è più onesto mettere insieme i fatti di cui siamo a conoscenza, provando a contestualizzarli meglio, ripulendoli dal sensazionalismo.