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La Juve resiste anche nel bilancio: ecco perché

Il CdA dimissionario lo riscrive, però seguendo solo in parte i rilievi della Consob: un modo per ribadire la propria linea

Le parole dell'avvocato Patrizia Polliotto

La stessa procura di Torino che ha descritto la situazione senza mezzi termini, parlando di «contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale», argomentando in questo modo la richiesta per l’applicazione delle misure di interdizione nei confronti dei tredici indagati, richiesta poi negata dal Gip che non ne ha ravvisato i presupposti. Ma c’è chi si è espresso in altri termini, come l’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del Consiglio di garanzia e componente dell’Organismo di Sorveglianza che, all’Ansa, ha commentato: «Non sono mai venute alla luce anomalie nelle procedure seguite dalla Juventus nell’ambito del modello organizzativo di cui la società si è dotata, è sempre stato tutto regolare. Se fosse comparso qualcosa di anomalo, ovviamente saremmo intervenuti ma tutte le procedure, controllate con cadenza regolare dal collegio dei sindaci e analizzate poi dall’organismo di Sorveglianza e dal consiglio di Garanzia, sono risultate sempre a posto. Dalla stessa inchiesta della magistratura ordinaria è evidente che non emergono anomalie nella parte ufficiale dell’attività della Juventus, ma se sono avvenute è stato al di fuori».

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