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La Juventus al contrattacco

Riorganizzazione area tecnica: l'obiettivo resta vincere

Se è chiaro e confermato che il Consiglio d’Amministrazione non conterrà uomini di calcio, come verrà riorganizzata l’area tecnica? John intanto chiarisce: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo di lui e su tutta la squadra per continuare a vincerecome hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Il messaggio è chiaro: Allegri non si discute fino alla fine della stagione, nel frattempo tuttavia è lecito pensare che verranno fatti dei ragionamenti. Per dare continuità potrebbe essere confermata una figura come quella di Federico Cherubini, autore insieme a Maurizio Arrivabene, di un mercato in attivo nell’ultima estate ed efficace esecutore del piano di risanamento economico sul fronte sportivo. Ma nessuno sa ancora come l’area sportiva verrà plasmata dai nuovi vertici. Una cosa è certa, l’obiettivo resta vincere, come sottolinea John partendo dal ringraziamento al cugino, che lascia la presidenza dopo diciannove trofei alzati in dodici anni. «Voglio ringraziare mio cugino Andrea per averci dato emozioni straordinarie, che non dimenticheremo mai. In questi 12 anni abbiamo vinto tanto. Il merito è soprattutto suo, oltre che delle donne e degli uomini che sotto la sua guida hanno raggiunto obiettivi memorabili. La nostra storia parla di vittorie e ci dà la forza che serve proprio in questi momenti. Con il sostengo e l’affetto dei nostri tifosi, abbiamo l’occasione di costruire un futuro straordinario». La chiusura del messaggio di Elkann è perentoria: non c’è nessun piano di ridimensionamento sportivo e che John vuole tenere la Juventus ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il club resta un bene fondamentale per la famiglia, la vittoria resta il fine ultimo del club e la nuova struttura societaria che sta nascendo in queste settimane sarà lo strumento per difendere il bene e consentirgli di continuare a vincere. Ci riuscirà? Solo il tempo può dirlo, ma a proposito di tempo va sottolineato come, nell’anno in cui si festeggiano i cento anni della proprietà degli Agnelli, ce ne sono novantanove che dimostrano la loro fedeltà al club amato da milioni di tifosi.

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