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Agnelli e le seconde squadre: "Juve più sostenibile. Su Miretti e Fagioli…”

All’Allianz Stadium, la tavola rotonda organizzata in collaborazione con la Lega Pro. Gravina ringrazia il presidente del club bianconero

Le parole di Gravina

Credo che il progetto seconde squadre faccia bene alle Nazionali. I numeri dicono che ha fatto bene anche alla Juventus, basti pensare che ha schierato nella sua seconda squadra 97 calciatori e il 28% ha già esordito in prima con un buon minutaggio. Bisogna accelerare un processo di rinnovamento. Il progetto seconde squadre è nato in maniera molto frettolosa e non approfondita in una fase in cui la federazione era commissariata. Non c'è stata la possibilità di approfondire il tema in maniera organica ma mi sembra sotto gli occhi di tutti che la società che ha avviato queso progetto inizia ad avere effetti positivi a livello di sistema e di calcio italiano" ha aggiunto Gravina

Gravina: "Non è più il momento delle discussioni"

Il presidente della Figc ha poi spiegato: "Questo non è più il momento delle discussioni. Se vogliamo essere seri sul tema delle seconde squadre bisogna poter decidere in tempi rapidi. Entro 60 giorni dobbiamo dare i termini per poter aderire al progetto. Se rinviamo questo tipo di possibilità e lo comunichiamo a maggio giugno stiamo dicendo 'non vogliamo le seconde squadre'. Entro 60 giorni dobbiamo essere in grado di dire cosa bisogna fare per avere la seconda squadra".

Le parole di Ghirelli

"L'Italia ha difficoltà nell'innovare, nel raccogliere un segnale in questa direzione e questo si riflette anche nel calcio. Abbiamo fatto questa riflessione in un momento particolare: dall'altra parte del mondo si svolge un Mondiale, quindi era il momento giusto per parlare di seconde squadre e settore giovanile, in cui passa un asset fortissimo". Così il presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli.

Casini: "Mancata qualificazione ai Mondiali ha mosso tutti"

Le parole del presidente della Lega Serie A Casini: "Il piano delle riforme la Serie A l'ha già disegnato. Quello che è successo a Palermo con la mancata qualificazione ai Mondiali ha mosso tutti. Alla prima assemblea all'odg c'era il punto come aiutare il settore giovanile e si è parlato di seconde squadre. E' emerso che il modello italiano nasce differente dagli altri. Come è possibile che solo la Juve ha aderito? Sono emerse le problematiche: costi alti, tanti fattori che hanno bloccato. Ho chiesto alla Juve di presentare cosa potesse essere migliorabile, ho incontrato Ghirelli e per quest'anno sono stati fatti dei miglioramenti. Il fatto che ci fossero dei limiti per giocare in Serie A era anti sportivo. Come Serie A siamo impegnati a varare un documento con una serie di modifiche da presentare. La Juve e le altre hanno presentato quelli che potrebbero essere i correttivi. La Juve nel bene e nel male è un'eccezione, come è avvenuto con gli investimenti nel femminile. Siamo fortunati ad avere questo esempio ma bisogna vedere come allargare. Ci sono 3-4 squadre che sarebbero già pronte. Il tema costi è quello che è emerso maggiormente, ci sono squadre che hanno dovuto scegliere se mantenere un centro sportivo all'altezza o avere una squadra femminile".

Parla anche Benitez: "Andare in prestito è un pericolo"

Alla 'chiacchierata' presente anche Rafa Benitez, che ha dichiarato: "Ci sono giocatori che hanno un valore per i club, alcuni vanno in prestito e poi vengono comprati. Come calciatore vuoi rimanere nelle strutture della tua squadra, andare in prestito è un pericolo. Adesso c'è l'Under 23, che serve anche per i giovani e gli infortunati che possono giocare qualche minuto. Per la mia esperienza, il modello spagnolo è buono, ci sono tante seconde squadre e il livello è alto".

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