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Juventus, Brambilla: "Iling così forte ha sorpreso anche me"

L’allenatore della Next Gen: "Samuel ha tecnica e fisico, ma soprattutto è già pronto di testa. Come Soulé: che umiltà!"

Dopo sette giornate arrancavate in zona playout: ha dubitato anche solo per un attimo della scelta compiuta?

«No, mai. Mi trovo in una società di alto livello e sono convinto che questa sia stata la decisione migliore. Anche a fronte di qualche sconfitta, con lo staff ci siamo focalizzati sulle prestazioni e abbiamo visto che i ragazzi stavano comunque crescendo. Mancavano semplicemente quei piccoli passi che stanno compiendo ora, grazie all’esperienza maturata di gara in gara».

Insomma: vi siete meritati il palcoscenico dello Stadium, domenica contro il Mantova, no? 

«Sarà una grande esperienza, per i giocatori dev’essere uno stimolo. Ma, al contempo, la partita andrà approcciata come tutte le altre, con serenità e senza eccessive pressioni».

Può essere un messaggio per i giocatori, come a dire: la prima squadra è lì dietro l’angolo?

«Certo, anche se loro lo sanno già. Le porte sono sempre aperte, lo dimostrano le ultime stagioni e anche il fatto che spesso vengano chiamati alla Continassa per allenarsi in mezzo ai campioni. Ai miei ragazzi chiederò solo di scendere in campo con la gioia nel cuore».   

Questo continuo sali e scendi tra squadre, però, le crea qualche problema nella gestione del gruppo in settimana?

«Ormai è la normalità e, grazie all’organizzazione societaria, non pesa. L’aspetto più importante è che, quando scendono al piano di sotto, i ragazzi lo fanno sempre con la mentalità giusta. Il lavoro, poi, è condiviso alla perfezione tra tutte le componenti».

Ci sveli qualche segreto delle sue interazioni con Allegri: le ha chiesto qualcosa, magari a livello di modulo da utilizzare?

«In estate mi ha subito detto di non aver alcun vincolo in proposito, abbiamo facoltà di disegnare la squadra sulla base degli elementi a disposizione. Ogni tanto lo staff della prima squadra ci chiede un parere, ma in realtà seguono tutte le gare e conoscono alla perfezione ogni giocatore. Noi abbiamo solo il compito di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per cogliere le occasioni».

E lo stesso avviene con Montero per quanto riguarda l’Under 19?

 «Sì, seguiamo dal vivo tutte le partite casalinghe della Primavera e le trasferte in televisione. Non abbiamo ancora avuto la necessità di attingere da loro, ma all’occorrenza siamo preparati». 

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