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Pimenta: Pogba, responsabilità Juve e la sfortuna da battere

L'agente ricorda il suo socio Mino Raiola. Dall'agenzia alla gestione dei campioni fino alla stella Erling Haaland: ecco le sue parole

Da Haaland a De Ligt, da Pogba a Donnarumma passando per Ibrahimovic, Verratti, Dumfries e Kean. È veramente lunghissima la lista di calciatori i cui interessi sono gestiti dalla società di Mino Raiola, guidata ora dalla sua socia Rafaela Pimenta dopo la morte, lo scorso 30 aprile, del procuratore: "Sono un avvocato. Ho la licenza di agente e lavoro nel calcio da 25 anni. Sono brasiliana e ho lavorato lì per circa tre anni, poi sono andata a lavorare con Mino a Monaco. Abbiamo formato una partnership e siamo stati insieme 23 anni fino a quando Mino ci ha lasciato pochi mesi fa. Mi sono specializzata in diritto sportivo, anche se penso che la mia vera specialità sia la gestione della carriera e lo sviluppo dei giocatori. Sono una persona tranquilla. La mia passione è guardare il calcio. Mi piacciono sia la finale di Champions League che la finale Under 13 Corinthians-Santos in Brasile". ha detto in un'intervista a Marca.

Rafaela Pimenta su Mino Raiola

Interrogata sulla figura di Mino Raiola, la Pimenta ha detto: "Ha suscitato passioni. O lo odiavi o lo amavi. Intorno a lui non c'era tranquillità. Non c'era normalità con lui. Era la sua personalità, il suo modo di essere. Ho avuto la capacità di rassicurarlo. Mino non aveva barriere, né limiti. Quello che pensava diceva. Molte volte si faceva anche del male per essere così sincero, ma per me quella era la sua grande qualità, sapevi cosa avresti trovato. Non parlo dei calciatori perché la nostra società sa già che nel bene e nel male gli diciamo quello che succede. Io e Mino ci siamo sempre completati a vicenda. Sapevamo molto bene chi contattare. Quando ci chiamava un calciatore sapevamo esattamente cosa voleva. Eravamo molto diversi noi due. Sentiamo la mancanza di Mino, è stato un enorme punto di riferimento. È stato molto difficile per tutti noi. I giocatori hanno sentito e sentono la mancanza di Mino e anche io la sento, ma insieme affrontiamo questa assenza. Il calcio è cambiato molto, i regolamenti vanno adeguati. Il calcio è sempre più universale. Un tifoso dalla Cina, dal Qatar, può seguire molto da vicino il Barcellona. La passione per il Real Madrid, il Valencia o il Siviglia può esistere anche a Los Angeles. Credo molto nel Metaverso e nella tecnologia che ci avvicinerà".

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