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Juventus, con il 3-5-2 più gol e meno rischi: cosa va e cosa migliorare

Nelle ultime due partite (vinte con Toro ed Empoli) è stato sfruttato meglio Kostic. E le mezzali si sono inserite con maggior efficacia. Per quanto i bianconeri vantino la seconda miglior difesa in A, bisogna alzare il livello del pressing che resta deficitario

Juventus: ecco cosa migliorare

Restano, come detto, alcune cose da migliorare. La fase offensiva ha ancora bisogno di essere strutturata. Nelle due uscite contro la squadra di Juric e quella di Zanetti, la Juve ha prodotto un totale di 5.72 expected goals (2.86 a partita): un dato alto, che contribuisce ad alzare il totale dei gol attesi di una formazione bianconera che comunque, ad oggi, registra appena 17.69 xG prodotti (compresi quelli delle due partite in questione), per una media di soli 1.60 a gara (per fare un esempio, la produzione media del Napoli è di 2.31). A dover essere rifinita è però anche la fase di non possesso. È vero che, con 7 gol subiti, la difesa della Juventus è attualmente la seconda della massima serie (dietro la Lazio), ma questo è dovuto alle ottime prestazioni dei portieri che hanno evitato 3.1 reti in più rispetto a quelle effettivamente subite. In generale, la squadra di Allegri dovrebbe essere più attiva nella fase di riconquista della palla. I suoi misuratori del pressing sono attualmente deficitari, con un indice PPDA alto (13.47) ed una percentuale negativa in termini di Build-up Disruption (-1.59), il dato che quantifica l’efficacia del pressing sul palleggio avversario.

(dati: soccerment, Fbref, grafiche VideoMatch di Sics)

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