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Juventus, con il 3-5-2 più gol e meno rischi: cosa va e cosa migliorare

Nelle ultime due partite (vinte con Toro ed Empoli) è stato sfruttato meglio Kostic. E le mezzali si sono inserite con maggior efficacia. Per quanto i bianconeri vantino la seconda miglior difesa in A, bisogna alzare il livello del pressing che resta deficitario

Juventus, cosa va

Dal punto di vista tattico, dopo tanto peregrinare la Juventus sembra aver trovato un vestito base nel 3-5-2. Questo dovrebbe porre fine al continuo mutare di disposizioni principali che ha caratterizzato la prima parte della stagione bianconera, spesso ingenerando confusione nei giocatori più che aiutarli a superare i problemi. Con questo schieramento la formazione juventina ha concesso appena 0.93 expected goals against (xGA) nelle ultime due sfide di campionato, consentendo al portiere Szczesny di poter lavorare meno rispetto al passato. L’utilizzo di Alex Sandro da braccetto (come col Torino), oltre ad evitare al brasiliano di doversi spremere in un lavoro in fascia che il giocatore fa fatica a svolgere in questa fase di carriera, consente all’undici di Massimiliano Allegri di poter contare su un costruttore in più nella zona centrale del campo, cosa che potrebbe rivelarsi molto importante contro il probabile 4-4-2 in fase difensiva del Benfica, visto che la Juventus affronta una partita nella quale dovrà dettare il contesto gara anche in possesso. In questo senso, la rete di Kean contro l’Empoli è un bel segnale, essendo figlia di un’accurata costruzione dal basso che ha poi sfruttato una bella risalita del campo di Rabiot ed una perfetta rifinitura di Kostic. Proprio l’ex giocatore dell’Eintracht Francoforte, posizionato da quinto insieme a Cuadrado, è messo nelle condizioni di garantire ampiezza e di poter servire molte palle laterali ai compagni. Oltre a ciò, la disposizione con cinque centrocampisti permette alla Juventus di impiegare due mezzali in grado di accompagnare Milik e Vlahovic nell’invasione dell’area avversaria. Infine, proprio il sistema a due punte garantisce ad Allegri la possibilità di presentare in campo contemporaneamente i suoi due elementi offensivamente più pericolosi (in attesa di Di Maria).

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