Gli obiettivi
"Sono sempre gli stessi. Siamo in ritardo in campionato, abbiamo pagato la settimana da Salerno a Monza. Abbiamo 29 partite, tutto il tempo per recuperare ma bisogna ricominciare. Alla Champions penseremo dopo l’Empoli".
Bremer il giocatore che ha percorso più chilometri da inizio stagione
"In questo momento qui vi dico un dato. I dati sono fini a se stessi, dopo diventa un circolo vizioso. Nelle partite in cui abbiamo corso meno abbiamo fatto 3 vittorie e 3 sconfitte. I dati sono tutti validi ma non ce n’è uno che si risolve i problemi. Più che vedere i dati bisogna fare una partita ordinata, con semplicità, attenzione e con la cattiveria agonistica contro un Torino che fa della pressione in avanti la sua forza".
Sulle rotazioni e il discorso "vecchia guardia" o giovani?
"Non c’è da ruotare i giocatori, a seconda delle partite. C’è bisogno di far rifiatare, sia a livello fisico sia a livello mentale. La formazione la faccio in base alle caratteristiche dell’avversario e a quanto hanno giocato. Domani dobbiamo affrontare il Torino in una partita difficile, complicata, ma bisogna fare risultato - aggiunge - In questo momento, come tutti i momenti, l’incoscienza non ci deve mai abbandonare. Deve far parte dei giovani ma anche degli anziani. Deve essere quella cosa in più che dobbiamo tenere. Il campo dirà domani che partita faremo".