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Allegri, l’ultimo mese per fare meglio di Pirlo

Coppa Italia e, soprattutto, il terzo posto in classifica gli obiettivi aperti. La Juve ha recuperato 15 punti al Napoli dalla fine di ottobre a oggi

TORINO - Un dato che dà il senso alla rimonta, aumentando la collezione dei rimpianti. Quella tra 10ª e 11ª giornata è la settimana che ricaccia indietro la Juventus: prima la caduta interna nel turno infrasettimanale contro il Sassuolo, quindi il ko successivo a Verona. Contemporaneamente il Napoli batte il Bologna in casa e la Salernitana in trasferta: primo posto azzurro, sogni di scudetto tirati fuori dal cassetto, 31 punti a fianco del Milan e Juventus 11ª, a - 16 dalla coppia di testa. Oggi, prendendo sempre la squadra di Luciano Spalletti come metro di paragone, lo svantaggio si è ridotto a un punto soltanto: quello che il Sassuolo toglie, il Sassuolo restituisce. Il successo bianconero a Reggio Emilia è servito non soltanto a rinsaldare il quarto posto, con un +8 sulla Roma e un +10 sulla coppia formata da Fiorentina (che oggi recupera con l’Udinese) e Lazio, ma getta l’occhio sul terzo, occupato da un Napoli quanto mai diviso al suo interno.

Logico che un pragmatico come Massimiliano Allegri non voglia perdere l’occasione di un sorpasso. Per la Juventus e, in fondo, anche per se stesso. Nella sua seconda esperienza in bianconero non sono mancati i paragoni sferzanti con chi l’ha preceduto. Non tanto per una latitante identità di gioco, palla al piede delle ultime annate, quanto piuttosto per i risultati sul fronte italiano, visto che in Europa la marcia si è fermato agli ottavi per tutti gli allenatori dal 2019 a oggi.

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