TORINO - È altamente improbabile, anzi è praticamente impossibile che sia tutta una questione di colori sociali. Metti che per una volta si decida di sostituire in corsa il bianco e il nero con il rosso vivo dei Draghi volanti e sputafuoco pur di rivedere il vero Aaron Ramsey in campo nella sua squadra di club. No, non funzionerebbe ed è plausibile che solamente un inguaribile ottimista oppure un accanito fautore dell’iperrealismo al contrario possa ipotizzare una prospettiva diversa da quella in cui l’intero popolo bianconero crede. È un pensiero condensabile in poche parole: l’ex Arsenal non ha futuro nella Juventus. La doppietta con cui l’altra sera ha castigato la Bielorussia, tre anni dopo l’ultimo uno-due in Nazionale (per la serie: una doppietta da juventino? Sognare si può...), non ha cambiato di una virgola l’impressione fornita dal centrocampista preso dall’Arsenal a parametro zero - ma con 3,7 milioni di oneri accessori pagati dal club a chi di dovere - nell’estate 2019: durissima immaginare che d’un tratto la sua carriera in bianconero possa svoltare per uno che ha vissuto per 164 giorni in infermeria alla Continassa (...)
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