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Juve, l'assemblea degli azionisti: approvato il bilancio 2020-2021

Dal bilancio in rosso di 209,9 milioni all’aumento di capitale da 400 milioni approvato, da Ronaldo al progetto giovani: gli azionisti hanno chiesto chiarimenti ad Agnelli che ha inizato la riunione con un minuto di silenzio in memoria di Boniperti

TORINO - Tuttosport ha seguito in diretta l'assemblea degli azionisti della Juve. Da Ronaldo al progetto giovani sono stati chiesti chiarimenti ad Agnelli il cui discorso ha aperto la riunione alle 10.30È stato approvato il bilancio 2020-2021, chiuso con un perdita di esercizio di 209,9 milioni di euro, rispetto agli 89,7 dell'esercizio precedente, con un indebitamento finanziario che ammonta a 389,2 milioni. Nella parte straordinaria dell'assemblea via libera anche all'aumento di capitale di 400 milioni di euro, che dovrà essere portato a compimento entro il 30 giugno 2022. Si tratta del secondo aumento di capitale in due anni: nell'ottobre 2019 l'assemblea degli azionisti aveva approvato un aumento di 300 milioni di euro. 

Qui le parole del presidente Andrea Agnelli su Cristiano Ronaldo

Rivivi la diretta

LE RISPOSTE DEL PRESIDENTE

Andrea Agnelli nelle repliche ha spiegato: «Le osservazioni sono lecite e legittime, ma ogni operazione e ogni scelta va contestualizzata nel momento in cui viene presa. Giudicare ex post le decisioni cambia la prospettiva e, quindi, le valutazioni. Ogni decisione viene presa dai dirigenti nell'abito della loro competenza in un momento nel quale si ritiene quella decisione corretta. Nessuno qui ha la presunzione di essere perfetto, ma voglio ricordare che solo chi non fa non sbaglia. Nel caso non ci dovessimo qualificare in Champions League abbiamo soluzioni alternative a cui attingere per fare fronte ai mancati introiti, ma guardiamo le statistiche, solo rare volte non ci siamo qualificati».

LE POSIZIONI DEGLI AZIONISTI

Gli azionisti della Juventus sono compatti al fianco del presidente Andrea Agnelli nella battaglia per la Superlega. «La riforma non soltanto è conveniente e giusta ma è necessaria - sottolinea Giorgio Foletti. Nel mirino degli interventi critici, invece, sono finite le uscite: quella di Cristiano Ronaldo e, soprattutto, quella di Cristian Romero, mal digerita dalla platea. «Lo si è comprato a 20 milioni, lo si è ceduto a meno all’Atalanta che lo ceduto allo stesso Paratici, passato al Tottenham» ha detto Enrico Sclavo.

COMPETITIVITA' SPORTIVA

«Il mantenimento della competitività deve essere sviluppato su quattro settori: le giovanili, l'under 23 che sta dando i primi frutti, le Women, gestite brillantemente da Braghin e della prima squadra», dice Agnelli che chiede fiducia per la dirigenza e per Allegri, visti gli strabilianti risultati ottenuti nel decennio, ma spiega anche che: «non chiedo riconoscenza, né appagamento. Sono un tifoso della Juventus e non posso chiedere ai tifosi quello che non garantisco neanche io. Ma la fiducia». Agnelli, quindi, rilancia la sfida alla vittoria e lo dice citando Oriana Fallaci: «Diceva che i sensi della vita sono quattro: Amare, Lottare, Soffrire e Vincere. Credo che si adattino bene alla Juventus, perché dobbiamo amare la Juventus, lottare per la Juventus, sappiamo di dover soffrire per la Juventus e sappiamo, soprattutto di dover vincere».

LA POLITICA DEL CALCIO

«La Juventus vuole continuare a essere all'avanguardia delle politiche sportive e dell'industria calcistica». Dice Agnelli, spiegando a lungo la sua visione sulla gestione del calcio europeo e italiano. «La classe politica che governa il calcio, in questo momento, non vuole competere, non vuole decidere, ma vuole comandare e incassare», dice in un altro passaggio (il discorso sulla Super League viene illustrato in questa altra notizia, ndr). In sostanza la Juventus «non si arrende e non si arrenderà» e cercherà sempre il cambiamento e di esserne parte, perché «nella piramide del calcio non c'è nessuno che non si lamenta della situazione».

AMBIENTE E IMPATTO SOCIALE

Ogni scelta di un club può avere un impatto importante sull'ecologia e sulla società. Ecco perché, spiega Agnelli: «Oltre alla pubblicazione del bilancio di sostenibilità che portiamo avanti da anni, verrà istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione di un Comitato Esg ad hoc che dovrà valutare ciò che è stato fatto e poi essere un punto di rifermento per il futuro».

PROFITTO, CASSA E FATTURATO

«L'industria del calcio ha la cattiva abitudine di misurarsi sul piano del fatturato che porta a una ricerca spasmodica di maggiori guadagni, noi vogliamo focalizzarci su altri obiettivi. Si dice, in economia, che il fatturato è vanità, il profitto è sanità, la cassa (il cash) è regina. Ecco noi andremo alla ricerca del profitto e della cassa più che del fatturato».

UN CLUB IN SALUTE

La parola d'ordine è «sostenibilità finanziaria nel lungo termine». La Juventus vuole tornare a essere una società economicamente in salute e, dice Agnelli: «È nostra intenzione convocare un "investor day" per spiegare quali sono gli obiettivi precisi sui quali giudicarci e che saranno definiti in modo preciso nei prossimi mesi». E aggiunge: «Se nel 2019, prima della pandemia, avevamo detto che era il momento di "pensare in grande" adesso dobbiamo intraprendere "il cammino verso la credibilità"».

AGNELLI: «UN MINUTO DI SILENZIO PER BONIPERTI»

L'assemblea dei soci della Juventus inizia puntualissima alle 10.30. E il presidente Andrea Agnelli inizia la riunione con un minuto di silenzio in memoria di Giampiero Boniperti «capitano e poi presidente della società». Un momento toccante prima di iniziare a parlare del bilancio.

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