TORINO - C'era una volta l’Ital Juve. E c’è ancora. Merito di Federico Cherubini (e prima di lui Fabio Paratici) che li ha presi, certi giovani giocatori, e merito di Massimiliano Allegri che ha puntato su di loro. Merito di Roberto Mancini che le fiches le ha giocate in tempi ancora non sospetti.

Fatto sta, comunque, che questa sosta di campionato sancisce - risultati e tabellini delle ultime partite della Juventus alla mano, eppoi convocazioni del ct per la Nations League - il ritorno in auge dell’ormai proverbiale “zoccolo duro italiano” nell’organico bianconero e, viceversa, del blocco Juve nelle fila della Nazionale.

Parlando di Ital Juve e andando a ritroso nel tempo con la memoria, viene subito in mente l’Euro spedizione dell’Italia di Antonio Conte a Francia 2016. Il suo blocco juventino - sfortunatamente eliminato ai quarti di finale dalla Germania, ai rigori - era composto da 6 giocatori: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Sturaro e Zaza (Rugani venne tagliato all’ultimo in favore di Ogbonna). Di lì in poi non si raggiunsero più certi numeri, o certi risultati. Si arrivò ad esempio a cinque convocati con Gianpiero Ventura: peschiamo dalla lista per il nefasto spareggio contro la Svezia (Buffon, Barzagli, Chiellini, Rugani, Bernardeschi). E ci si è fermati a quattro tesserati bianconeri nella trionfale spedizione europea con Roberto Mancini: Bonucci, Chiellini, Chiesa e Bernardeschi.

Ebbene, ora, per la Nations League prossima a entrare nel vivo, il gruppo torna assai consistente: Chiellini, Bonucci, Locatelli, Kean (chiamato per sostituire l’infortunato Immobile), Chiesa e Bernardeschi. La bellezza di sei giocatori, di nuovo. Ciò che colpisce, peraltro, è che praticamente si tratti di sei (o quasi) titolari da formazione tipo.

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