TORINO - Cristiano Ronaldo salva il derby, ma non la Pasqua della Juventus. A tre anni dalla rovesciata che aveva fatto sbocciare l’amore tra CR7 e il popolo bianconero (3 aprile 2018, Juventus-Real Madrid 0-3), il cinque volte Pallone d’Oro continua a scrivere la storia. Con un colpo di testa da opportunista - e sul filo del fuorigioco - ha evitato la sconfitta contro il Toro e raggiunto Romario al secondo posto dei bomber di tutti i tempi. Cristiano ha segnato il 30° gol a livello di derby tra Manchester United, Real Madrid e Juventus, il 31° stagionale e il 772° in carriera. Numeri mostruosi che confermano una volta di più la grandezza del portoghese. Eppure, nonostante un CR7 così, la squadra di Andrea Pirlo ha rischiato di incassare il secondo ko consecutivo dopo quello col Benevento prima della sosta. Un andamento che non può lasciare tranquili i bianconeri e lo stesso Ronaldo, che infatti ieri ha lasciato il campo scuotendo la testa. Il momento è delicato. E mercoledì c’è il Napoli allo Stadium. Più che un recupero, un vero e proprio spareggio per un posto in Champions League. Non esattamente quello che l’ex Real Madrid si sarebbe aspettato di vivere nella sua terza stagione in bianconero. CR7 ha scelto la Juventus per riportare a Torino quella Coppa con le grandi orecchie che manca dal 1996. Non per lottare per un piazzamento europeo.