TORINO. I giorni passano, il 30 giugno si avvicina e il sì di Arthur non è ancora arrivato. Eppure tanto la Juventus quanto il Barcellona confidano sempre di poter arrivare al traguardo. I due club, in contatto da marzo, vogliono completare il puzzle impostato in queste settimane e fino alla fine continueranno a lavorare per ottenere il via libera del brasiliano. Un semaforo verde decisivo per mettere alle firme lo scambio con Miralem Pjanic. Il pressing del club catalano sul giocatore è dato in aumento e costante resta l’opera di corteggiamento portata avanti dai bianconeri.
Arthur alla Juventus, la panchina può convincerlo
La svolta potrebbe essere vicina e a imprimerla, dopo tante parole e molti colloqui, potrebbe essere il campo. O meglio: la panchina. La Liga è pronta a ripartire, ma il tecnico blaugrana Quique Setien non sembra aver cambiato idea sul promesso sposo juventino. Prima della pandemia lo aveva escluso sette volte su undici incontri e, secondo i ben informati, la ripartenza ricalcherà le gare pre Covid-19. Un’altra panchina potrebbe far capire a Arthur quello che, in realtà, il padre-consigliere ha già chiaro da diverse settimane. Ossia che incatenarsi al Camp Nou, per quanto possa essere difficile lasciare un club come il Barcellona, potrebbe diventare rischioso e controproducente.
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